Barista uccisa a Reggio Emilia, si cerca un 34enne senza fissa dimora

È un 34enne senza fissa dimora di origine marocchina l'uomo ricercato per l'omicidio di una barista cinese avvenuto a Reggio Emilia giovedì 8 agosto.

È caccia all’uomo a Reggio Emilia, dove una giovane barista è stata uccisa a coltellate intorno alle ore 18 di giovedì 8 agosto.

La 24enne – che si chiamava Hi Zhou ed era di origine cinese – sarebbe morta sul colpo proprio a causa dei fendenti ricevuti mentre lavorava al bar Moulin Rouge di via XX settembre. Al momento le Forze dell’Ordine sono ancora sulle tracce dell’aggressore, anche se sono riusciti ad identificarlo in Boukssid Hicham, un 34enne senza fissa dimora di origine marocchina.

Barista uccisa a Reggio Emilia

Stando alla ricostruzione fatta dalla Polizia l’azione dell’uomo sarebbe durata solo pochi secondi.

Esattamente il tempo di entrare nel bar, sferrare le coltellate mortali e poi fuggire. Non viene per ora esclusa alcuna ipotesi da parte della Scientifica e della Squadra Mobile, che al momento stanno raccogliendo le testimonianze delle persone sedute ai tavolini esterni del bar e vagliando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della zona. Proprio grazie alle immagini si è giunti all’identificazione del 34enne.

La Questura di Reggio Emilia sta contestualmente considerando l’ipotesi di divulgare l’identikit dell’aggressore il 10 agosto, cioè nella giornata in cui verrà eseguita l’autopsia sul corpo della ragazza.

Assieme all’omicida, gli agenti sono inoltre alla ricerca dell’arma del delitto.

In merito alle effettive possibilità di catturare il fuggiasco, il capo della Squadra Mobile di Reggio Emilia Guglielmo Battisti ha affermato: “Il grado di difficoltà di prenderlo è alto, ma averlo identificato è già molto. Dobbiamo lavorare giorno e notte e fare di tutto per catturarlo. Ci impegneremo per dare giustizia alla famiglia della ragazza. L’uomo non risulta avere precedenti, ma ha a suo carico un paio di decreti di espulsione.

Lo abbiamo identificato dopo due ore dall’omicidio grazie al lavoro della squadra antidroga. Era stato infatti inserito in banca dati dopo alcuni controlli nel recente passato e trovato anche in una casa abbandonata di campagna”.

L’ipotesi del delitto passionale

Gli inquirenti hanno escluso per ora l’ipotesi dell’estorsione o della rapina come movente del delitto, concentrandosi sulla pista dell’omicidio passionale. La 24enne Hi Zhou, che dagli italiani di faceva chiamare Stefania, gestiva il bar assieme alla madre.

Proprio la madre, non appena appresa la notizia della morte della figlia avrebbe avuto un malore per il quale è stata trasportata al pronto soccorso.