Uccise il suocero a Rozzano: chiesto l'ergastolo

Uccise il suocero sparandogli da uno scooter giudato da un complice: i pm chiedono l'ergastolo per entrambi.

La vicenda risale a Febbraio 2019.

Emanuele Spavone, 35 anni, aveva ucciso a colpi di pistola il suocero, Antonio Crisanti, indagato per aver abusato della figlia. Il fatto era accaduto a Rozzano, comune in provincia di Milano. L’uomo, con la complicità di un amico di 27 anni, si era vendicato in questo modo del nonno della bambina. Spavone esplose i colpi che uccisero il 63enne in sella ad uno scooter guidato dal complice.

Il delitto avvenne il 25 Febbraio, in un parco nel comune dell’hinterland milanese.

Oggi il pm di Milano, Monia Di Marco, ha chiesto due condanne all’ergastolo sia per il presunto killer che per il complice. La richiesta per omicidio premeditato aggravato è stata formulata nel processo con rito abbreviato davanti al gup Aurelio Barazzetta. La sentenza del processo sarà il prossimo 9 Gennaio 2020.

Uccise il suocero a Rozzano

Quel 25 Febbraio, al Palazzo di Giustizia di Milano, si era appena concluso l’incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subìto dal nonno.

E in quell’occasione, davanti al giudice e alla madre della piccola, ossia la figlia del 63enne ucciso, era arrivata la conferma dei racconti già resi dalla bambina alla polizia in un’audizione protetta.

“Quando l’ho visto, ho avuto un black out improvviso, immediato”, aveva detto il padre della bimba davanti ai pm e al gip subito dopo il suo arresto. L’uomo, inoltre, aveva anche sostenuto che il suo amico di 27 anni, alla guida dello scooter da cui sono partiti i colpi, non era a conoscenza di ciò che lui avrebbe fatto.

I pm, invece, hanno contestato la premeditazione a entrambi. Tale aggravante non era stata inserita in precedenza nel decreto di fermo.