Malasanità a Bari, muore 48enne: "Dicevano di fare sciacqui con Coca Cola"

Presunto caso di malasanità a Bari: una donna di 48 anni è morta dopo aver chiamato più volte i soccorsi al 118: i suoi sintomi.

Giulia Mininni, una donna di 48 anni, lamentava da giorni un forte mal di gola e perciò aveva deciso di chiamare i medici e i soccorsi al 118.

Purtroppo, però, per un presunto caso di malasanità a Bari, la signora è deceduta. Da quanto si apprende, infatti, i medici che le avevano risposto l’avevano invitata a effettuare degli “sciacqui con la Coca Cola“.

Malasanità a Bari: muore 48enne

L’odissea di Giulia era cominciata lo scorso sabato sera, mentre si trovava in famiglia a vedere il Festival di Sanremo. Da quanto si apprende, infatti, la donna di 48 anni avrebbe accusato un forte dolore alla gola, tale per cui nella giornata di domenica si sarebbe presentata alla guardia medica.

Purtroppo, però, non era riuscita a farsi visitare. il dolore insopportabile, però, non si affievoliva e dunque i familiari hanno deciso di accompagnarla al pronto soccorso Policlinico di Bari. “Era stanca di attendere – ha raccontato la cognata al quotidiano di Bari –. Stava andando via quando un medico le ha dato retta. Al termine di un controllo sommario ha consigliato di fare gli sciacqui con la Coca Cola. Sì, gli sciacqui con la Coca Cola”.

Il giorno seguente, infine, Giulia si è presentata dal suo medico di base che le ha prescritto una terapia. La situazione, però, non migliorava ancora e la donna non riusciva più nemmeno a parlare. I familiari, così, chiamano il 118, ma l’ambulanza giunta sul posto fa ritorno in ospedale senza la donna. Chiamano quindi una seconda volta, ma ancora nessun trasporto nella struttura medica. Infine, sabato sera la donna si mette a dormire in fin di vita.

Il marito e il figlio hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri, mentre la cognata: “Vogliamo la verità – ha detto – semplicemente sapere cos’è accaduto. Abbiamo il diritto di capire se la morte di Giulia sarebbe potuta essere evitata oppure se qualcuno ne è responsabile. Si tratta di un caso che non può e non deve essere archiviato senza le necessarie indagini”.