Palermo, sparatoria dopo una lite: morto un 26enne, arrestato l'assassino

Tre colpi di pistola hanno ucciso Benedetto Ferrara. La vittima pare abbia accoltellato il suo aggressore durante una lite. Arrestato l'assassino.

Mentre il sindaco di Palermo è impegnato a contenere l’emergenza sanitaria, imponendo lo stop alla vendita di alcol dopo le 21 e annullando il Capodanno in piazza, un nuovo fatto di cronaca smuove la comunità.

Una lite è finita in tragedia, con una sparatoria a Camporeale nella quale è rimasto vittima un ragazzo di 26 anni. Dopo il litigio, un 28enne ha perso il controllo sparando tre colpi di pistola calibro 38.

Sparatoria a Camporeale

Tra i due ragazzi, quasi coetanei, è scoppiata una violenta lite. Il motivo è forse sentimentale: i due pare stessero litigando per una donna. Ma dalle parole sono presto arrivati alle minacce e poi alla violenza.

Così il 26enne, prima di essere ucciso con tre colpi di pistola, avrebbe aggredito il suo assassino, accoltellandolo. Non essendo rimasto gravemente ferito, il 28enne è riuscito a vendicarsi, sparando contro il giovane e uccidendolo. Ad aver perso la vita è Benedetto Ferrara, 26 anni, residente nella vicina Partinico. L’aggressore, di due anni più grande, è Michele Mulè. La sparatoria è avvenuta a Camporeale, non distante da Palermo. Erano quasi le 23 di giovedì 15 ottobre e i due ragazzi si trovavano in piazza Marconi, a pochi metri della chiesa del paese.

Immediato l’intervento del 118, ma per Ferrara non c’è stato niente da fare: le gravi lesioni provocate dai proiettili all’addome e al torace non hanno permesso di salvarlo.

Nella notte, poche ore dopo la lite, Mulè si è costituito ai carabinieri della compagnia di Partinico. Su di lui grava l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Al momento è detenuto in carcere al Pagliarelli, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’assassino non ha negato la sua responsabilità: ha ammesso di aver sparato al rivale in amore al termine di un litigio e ha consegnato l’arma del delitto. Ancora da chiarire i risvolti dell’episodio: al momento, infatti, non è dato a sapere chi abbia avuto una relazione con la ragazza dell’altro. Per far luce sui dettagli della vicenda bisognerà aspettare l’interrogatorio da parte degli inquirenti, i quali ascolteranno sia Mulè sia la ragazza contesa.

La ricostruzione dell’omicidio

La vittima aveva precedenti penali per furto e rapina. Stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, sarebbe stato proprio il 26enne ad accoltellare il rivale durante la violenta discussione. È a quel punto che il presunto omicida sarebbe andato a prendere la pistola, con la quale ha poi ucciso Benedetto Ferrara.

La ricostruzione è ancora al vaglio del sostituto procuratore di turno. Intanto i carabinieri della compagnia di Partinico, guidati dal capitano Mario Petrosino, stanno verificando la dinamica dell’accaduto visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in piazza.