L’infettivologo Massimo Galli non ritiene sufficienti le chiusure applicate in Italia e in tema covid sostiene che la situazione si stia complicando a causa delle varianti scoperte a dicembre.
Per i vaccini Galli non ha dubbi “AstraZeneca anche per gli anziani. Dobbiamo aspettare maggiore fornitura di dosi”.
Galli: “Situazione covid critica”
Intervistato dalla Stampa, l’infettivologo Massimo Galli parla della situazione covid in Italia, auspicando però chiusure più precise e marcate.
“Tutta l’Italia in rosso? Le Regioni che non lo sono ancora ci finiranno presto. La situazione si complica e siamo sempre all’inseguimento del virus“. Così afferma l’infettivologo, sottintendendo come la diffusione del contagio sia al momento progressiva e senza sosta.
Incalzato sul tema delle varianti, Massimo Galli ribadisce con forza: “È da fine dicembre che parliamo della variante inglese, più contagiosa del 40% come la brasiliana, e ora sta diventando prevalente.”
La chiusura delle scuole è doverosa, ma l’infettivologo ammonisce: “Le scuole e i ritrovi di giovani sono stati un volano per la terza ondata. I ragazzi si ammalano meno degli adulti, ma con le varianti si contagiano di più e portano il virus a genitori e nonni”.
In conclusione, il tema caldo non può che rimanere quello dei vaccini. Per Galli la vaccinazione dei sanitari e degli anziani sicuramente può aiutare e contenere il contagio, ma servono ancora più dosi del vaccino, e soprattutto spera che la bella stagione possa migliorare la situazione.
Proprio sulla penuria di dosi, l’infettivologo avverte: “AstraZeneca agli anziani a questo punto è da prendere in considerazione. Tutti i vaccini evitano di finire in ospedale e vanno usati il più possibile“.
Piccola chiosa sul vaccino Sputnik: “Non siamo San Marino e, con rispetto parlando, neppure l’Ungheria. Aspettiamo l’Ema prima di procedere“.