Milano, 25 set. (askanews) – Il governo britannico ha definito “significativo” l’impatto del cyberattacco che ha colpito Jaguar Land Rover, bloccando sistemi produttivi e vendite e mettendo in allarme l’intera filiera automobilistica.
Il gruppo, controllato dall’indiana Tata Motors, aveva annunciato il 2 settembre di essere stato colpito da un attacco informatico che ha costretto al blocco dei sistemi e alla sospensione delle attività di vendita e produzione.
La crisi si aggiunge alle difficoltà legate ai nuovi dazi statunitensi.
Il Department for Business and Trade e l’associazione SMMT hanno convocato una riunione straordinaria con i fornitori, mentre esperti di cybersicurezza governativi sono al lavoro con l’azienda per ripristinare le operazioni.
Secondo la casa automobilistica, la produzione non riprenderà prima di mercoledì, ma la stampa britannica ipotizza uno stop fino a novembre, con perdite stimate in decine di milioni di sterline.
Il settore auto impiega oltre 800mila persone nel Regno Unito, in gran parte nella filiera, e il prolungato fermo di JLR potrebbe avere conseguenze occupazionali, con rischi di licenziamenti e chiusure di piccole imprese. Il sindacato Unite ha segnalato che alcuni lavoratori sono già stati messi in aspettativa con retribuzione ridotta o nulla.
Negli ultimi mesi altri grandi marchi britannici sono stati colpiti da attacchi cyber, tra cui Marks and Spencer, Harrods e la catena alimentare Co-op.