> > Da "peace therapist" a progetto favelas: vincitori UN SDG Awards 2025

Da "peace therapist" a progetto favelas: vincitori UN SDG Awards 2025

Roma, 30 ott. (askanews) – “Changemaker” e protagonisti di iniziative che trasformano le disuguaglianze in opportunità per milioni di persone in Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Turchia sono stati premiati a Roma durante l’ottava edizione annuale degli “Heroes of Tomorrow”, cerimonia di premiazione per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite o SDG Action Awards.

Nel corso della cerimonia, accompagnata dalle straordinarie esibizioni live di Diodato e della cantante e attivista nigeriana Cill, sono stati svelati i vincitori dell’edizione 2025 scelti tra 9 finalisti in tre categorie: Creatività, Resilienza e Changemaker (e selezionati tra oltre 5.500 candidature provenienti da 190 paesi).

Premio ex aequo (raro) nella categoria “Changemaker” (consegnato dalla giornalista di Deutsche Welle Manuela Kasper-Claridge) all’attivista Julienne Lusenge, che ha dedicato la sua vita a combattere la violenza sessuale e a costruire la pace in Repubblica Democratica del Congo, e a Jin Dawod, costretta a fuggire dalla Siria, ideatrice di “Peace Therapist”. “Nel nostro lavoro di terapisti della pace forniamo servizi di salute mentale per i rifugiati nella loro lingua madre gratuitamente, senza rivelare la loro identità, possono ricevere la terapia in modo anonimo”, ha raccontato ad askanews al termine della premiazione.

“La guarigione è la possibilità di ricordare senza dolore”, ha aggiunto, sottolineando che i terapisti della pace non lavorano solo sulla malattia mentale delle singole persone, ma puntano a costruire la pace interiore in ognuno, per contribuire sempre più alla pace nel mondo. La star sudafricana Nomzhano Mbhata ha premiato il progetto Central Unica das Favelas (CUFA) vincitore della categoria “Resilience”, mentre il premio “Creativity” è stato consegnato dall’atleta paralimpico Andrea Macrì a Smartel, innovativo progetto che utilizza sistemi idroponici – un metodo di coltivazione senza suolo – per creare nuove opportunità di lavoro per donne, giovani e piccoli agricoltori.

“Vogliamo mandare un messaggio di speranza, una speranza che non sia passiva, ma una chiamata all’azione. Vogliamo che le persone si ispirino alle storie di queste persone, perché ognuno di noi può fare la differenza all’interno della propria vita. Il cambiamento è possibile, in molti paesi grazie a queste persone sta già avvenendo, e ognuno di noi può diventare un attore di questo cambiamento”, ha dichiarato Marina Ponti, direttrice globale della UN SDG Action Campaign.

Menzione d’onore, inoltre, alla Campagna #IBelong dell’UNHCR per il suo movimento globale decennale volto a porre fine all’apolidia per milioni di persone.

Gli “Heroes of Tomorrow: UN SDG Action Awards”, programma di punta della UN SDG Action Campaign, sono resi possibili grazie al partenariato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e il Ministero Federale tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (BMZ).