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Dazi, nuova mossa di Trump contro la Cina: eliminata la scappatoia doganale, le reazioni

Dazi Trump Cina

Trump chiude la via d’uscita che permetteva di aggirare i dazi: stop agli acquisti low cost dalla Cina, ecco le conseguenze più recenti.

Donald Trump ha riacceso lo scontro commerciale con la Cina, intervenendo su una falla normativa che per anni ha permesso a milioni di consumatori americani di importare beni cinesi a prezzi contenuti e aggirare i dazi. Con una nuova stretta, il presidente ha deciso di eliminare la cosiddetta “scappatoia dei piccoli pacchi”. Ecco di cosa si tratta.

Dazi, nuovo affronto di Trump alla Cina: la risposta di Shein e Temu

La modifica imposta da Trump è entrata in vigore esattamente alle 00:01 di venerdì 1° maggio, causando già un incremento dei prezzi su diverse piattaforme di e-commerce.

Temu ha iniziato a specificare sul proprio sito le nuove «spese di importazione» per gli acquirenti statunitensi, mentre Shein ha informato i suoi clienti che i dazi sono ora già inclusi nel prezzo finale.

Dazi, nuovo affronto di Trump alla Cina: prezzi alzati o ordini verso gli Usa bloccati

Con un nuovo intervento restrittivo, l’ex presidente Donald Trump ha disposto la rimozione definitiva di quella che viene comunemente definita la “scappatoia dei piccoli pacchi” — un sistema che permetteva l’ingresso negli Stati Uniti di prodotti importati senza l’applicazione dei dazi doganali.

Secondo quanto riportato dal New York Times, questo espediente normativo consentiva di evitare tariffe e procedure doganali per merci dal valore inferiore agli 800 dollari, a condizione che fossero destinate a piccole attività commerciali o direttamente ai consumatori americani.

La misura, conosciuta ufficialmente come regola “de minimis”, verrà dunque eliminata, con conseguenze dirette sull’aumento dei prezzi per gli acquirenti statunitensi, in particolare per chi fa uso di piattaforme e-commerce cinesi come Shein e Temu.

Trump ha definito la norma una vera e propria frode ai danni del sistema commerciale americano, sottolineando che la sua amministrazione è finalmente riuscita a porre fine a questa pratica.

Dal punto di vista ufficiale, la Casa Bianca ha giustificato il provvedimento come un passo necessario per tutelare le piccole imprese interne e sostenere l’occupazione nel settore della logistica. Tuttavia, secondo il New York Times, alla base della decisione ci sarebbe anche l’allarme crescente per l’uso della regola de minimis nell’introduzione illegale di sostanze come il fentanyl nel Paese.