Decapita la sorella incinta e scatta un selfie con la testa: la 19enne si era sposata senza consenso

In India un ragazzo, aiutato dalla madre, ha ucciso la sorella perché si era sposata senza avere il consenso della famiglia.

Una notizia straziante e sconcertante arriva dall’India, dove una giovane donna è stata uccisa e decapitata dal fratello, il quale pare si sia poi scattato un selfie con la testa della vittima.

La 19enne, uccisa tanto barbaramente mentre aspettava un bambino, si era sposata con un uomo senza ricevere il consenso della famiglia. Sarebbe questo il motivo che ha spinto il giovane, aiutato probabilmente dalla loro stessa madre, a uccidere sua sorella.

India, decapita la sorella e scatta una foto con la sua testa

Un movente futile che raggiunge i limiti dell’assurdo. Un ragazzo ha decapitato la sorella incinta solo perché si era sposata un uomo per amore, senza avere il consenso della famiglia.

Proprio coloro che avrebbero dovuta accettarla, amarla e accudirla l’hanno violentemente uccisa.

Stando a quanto reso noto dalla Bbc, l’omicidio sarebbe avvenuto nel distretto di Aurangabad. Nei mesi scorsi la giovane vittima ha abbandonato la casa di famiglia, si è trasferita e ha sposato l’uomo di cui si è innamorata, senza tuttavia il consenso dei familiari, che si sono presto vendicati.

India, decapita la sorella: il motivo del folle gesto

Nonostante i suoi parenti si fossero opposti alla relazione, lei ha seguito il suo cuore e per questo è stata tanto crudelmente punita. I due coniugi appartenevano alla stessa casta, ma la famiglia della 19enne non era favorevole alle nozze perché, da quanto si apprende, la famiglia del marito è più povera.

Sarebbe questo il motivo che ha spinto il fratello della 19enne e la loro madre a ucciderla.

Da una prima ricostruzione dei fatti, pare che la giovane stesse preparando il tè per il fratello e la mamma quando è stata aggredita con una falce.

India, decapita la sorella con la complicità della madre: l’arresto

Dopo l’omicidio, gli stessi colpevoli si sarebbero consegnati spontaneamente alla polizia.

L’omicida, fratello della vittima, è stato trasferito in una casa di custodia per minori. Stando a quanto riferito dal suo avvocato, il giovane ha meno di 18 anni.

Tuttavia, un funzionario di polizia ha fatto sapere che spetterà al Tribunale decidere le sorti del ragazzo, perché gli agenti hanno trovato un certificato che attesterebbe la sua maggiore età. La madre, invece, è sotto custodia della polizia.