Roma, 4 dicembre 2025 – La FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani accende i riflettori sulla prossima proposta legislativa europea “Greening Corporate Fleets”, che la Commissione Ue presenterà il 10 dicembre. Le anticipazioni circolate segnalano il rischio di nuovi obblighi per l’adozione di veicoli a zero emissioni, imposti alle imprese di autotrasporto in assenza di infrastrutture, condizioni operative ed economicamente sostenibili.
Per questo motivo, la FAI ha scritto ai Ministri dei Trasporti e dell’Ambiente del governo italiano, richiamando l’attenzione sulla campagna europea “Yes to greening, No to mandates”, promossa da IRU e già sottoscritta da 5.302 imprese europee, di cui 190 italiane.
“Ringraziamo tutte le aziende FAI che hanno aderito alla petizione – dichiara Paolo Uggè, Presidente FAI-Conftrasporto –. La loro pronta mobilitazione dimostra la forza e la compattezza della nostra rete quando il futuro del settore è in gioco”.
Nella lettera inviata al governo, la FAI ribadisce un principio chiave: il settore dell’autotrasporto sostiene pienamente la transizione ecologica, ma contesta l’introduzione di obblighi che, senza adeguate condizioni operative, infrastrutturali ed economiche, rischiano di:
- compromettere la competitività delle imprese;
- alterare la concorrenza tra operatori;
- mettere a rischio la continuità dei servizi essenziali.
“Quando le condizioni sono già presenti, il mercato stesso si orienta naturalmente verso soluzioni più ecologiche, rendendo superflue imposizioni forzate – prosegue Uggè –. Per questo chiediamo al Governo di promuovere in sede europea un approccio pragmatico, che renda la transizione realmente realizzabile, sostenibile e coerente con gli obiettivi climatici dell’Unione”.
La FAI conferma il proprio impegno a vigilare e partecipare attivamente al dibattito europeo, promuovendo soluzioni realistiche, equilibrate e sostenibili, che proteggano la competitività delle imprese italiane e garantiscano la continuità dei servizi di trasporto.