Un drammatico episodio ha scosso il carcere di Benevento: un detenuto di 53 anni si è tolto la vita all’interno della struttura. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, non aveva precedenti e la sua morte ha immediatamente acceso l’allarme dei sindacati penitenziari, che denunciano le criticità del sistema carcerario e la necessità di interventi urgenti per la tutela della salute mentale dei detenuti.
Detenuto 53enne si toglie la vita nel carcere di Benevento
Un detenuto di 53 anni, alla sua prima esperienza detentiva e entrato nell’istituto penitenziario di Benevento l’11 agosto, si è tolto la vita nel pomeriggio di Ferragosto. Sulla dinamica del gesto vige il massimo riserbo, mentre la magistratura ha avviato le indagini. L’episodio è stato reso noto dai Radicali Italiani, che hanno colto l’occasione per rilanciare la richiesta al governo di prevedere pene alternative e di riservare la detenzione solo ai casi più gravi.
Detenuto 53enne si toglie la vita nel carcere di Benevento: l’allarme dei sindacati
Samuele Ciambriello, garante dei detenuti in Campania, ha definito ogni suicidio in carcere una sconfitta della giustizia e della politica, denunciando le gravi carenze del sistema penitenziario. Secondo Ciambriello, quello registrato a Benevento è il quinto suicidio in Campania dall’inizio dell’anno, incluso un caso verificatosi nella Rems di San Nicola Baronia (Avellino).
I Radicali Italiani, attraverso i loro rappresentanti, hanno sottolineato come la politica penitenziaria attuale ignori le fragilità dei detenuti e abbandoni sia gli operatori che la società civile, ribadendo che la sicurezza non può essere garantita trasformando le carceri in “discariche sociali”, ma attraverso misure alternative e detenzioni limitate ai casi più gravi.
“Mentre il ministro Nordio, che Radicali Italiani ha recentemente denunciato, e il governo continuano a negare la drammaticità della situazione e a rinviare interventi concreti su strutture e personale, noi ribadiamo: il carcere non è la soluzione. Quanti morti ancora, ministro Nordio e presidente Meloni, serviranno per garantire giustizia invece che celebrare vendetta?“, hanno concluso in una nota Filippo Blengino, segretario nazionale di Radicali Italiani, e Bruno Gambardella, presidente, con Stefano Orlacchio e Paolo Cavallo del Comitato di Radicali Italiani.