L’omicidio di Chiara Poggi è tornato sotto i riflettori dopo la riapertura del caso che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Sul delitto di Garlasco ha risposto ad alcune domande il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Delitto di Garlasco: a che ora è morta Chiara Poggi?
Le indagini riguardanti il delitto di Garlasco continuano ininterrottamente.
Nelle ultime ore è tornato al centro delle indagini l’orario della morte di Chiara Poggi. La nuova ipotesi è che la 26enne si sia difesa e che quindi sia stata uccisa a un orario differente rispetto alle 9.35. Se così fosse, ciò andrebbe a rinforzare l’alibi di Alberto Stasi. C’è quindi grande attesa per la ricostruzione da parte della professoressa Cattaneo. Per Marzio Capra, consulente dei Poggi, Chiara però non si sarebbe difesa: “sono tutte indiscrezioni che a mio avviso non sono supportate da nessun elemento tecnico.”
Delitto di Garlasco, parla Nordio: “Difficile ricostruire una verità dopo 20 anni, bisognerebbe…”
Carlo Nordio, ministro della Giustizia, durante la 16esima edizione del “Salone della Giustizia“, ha riposto a una domanda proprio sul delitto di Garlasco. Ecco le sue parole: “Senza entrare nel merito, i cittadini assistono a un paradosso, ci sono delle inchieste parallele, una si è conclusa anni fa e una persona ha subito anni di prigione e un’inchiesta che adesso va in una direzione opposta. Non è responsabilità di nessuno perché ci sono dei processi e le indagini che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata. A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria. Ricostruire fatti così risalenti nel tempo, specie quando coinvolgono indagini tecniche, non è cosa facile.” Il ministro Nordio ha anche aggiunto che “l’azione penale è però obbligatoria, i pm che stanno eseguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato è giusto indagare.”