Si continua a indagare circa la morte di Michele Noschese, in arte Dj Godzi, avvenuta a Ibiza lo scorso 19 di luglio. Le circostanze, infatti, non sono ancora chiare, tanto che la Procura di Roma ha chiesto il sequestro della salma del 35enne.
“Dj Godzi morto per il trattamento dei poliziotti spagnoli”: le ultime notizie sulla salma
I familiari e gli amici di Michele Noschese, in arte Dj Godzi, vogliono sapere la verità su come è morto il 35enne. Al momento, infatti, restano dubbi, tanto che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale, ipotizzando quindi che la morte di Noschese possa essere legata al trattamento ricevuto da parte dei poliziotti spagnoli. La salma del 35enne, intanto, è giunta a Roma ed è stata messa sotto sequestro. Ricordiamo che secondo la Guardia Civil, Dj Godzi è morto per arresto cardiocircolatorio a seguito di assunzione continuata di stupefacenti. Gli accertamento però svolti a cura della famiglia hanno evidenziato fratture di costole e delle due clavicole. Per ciò si suppone che la Procura di Roma avvii nuovi accertamenti.
Morte Dj Godzi: parla il padre
Si continua a indagare per fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte di Michele Noschese lo scorso 19 luglio a Ibiza. Il padre del 35enne, Pino, ex primario del Cardarelli, ha presentato denuncia per omicidio volontario sia in Italia che in Spagna. Alcuni amici di Dj Godzi avevano infatti raccontato che il 35enne era stato colpito dai poliziotti. Ma ecco le parole di Pino Noschese: “non entro nel merito di quello che è successo, ma in Italia se una persona è in forte stato di agitazione, è dispnoico, cioè ha una insufficienza respiratoria, si chiama un servizio di assistenza sanitaria e non si chiede invece l’intervento della polizia.”