Donald Trump sarebbe disposto ad accogliere l’offerta della famiglia reale del Qatar di un Boeing 747-8 di lusso da utilizzare temporaneamente come Air Force One. Valutato circa 400 milioni di dollari, l’aereo è stato concepito come un vero e proprio “palazzo volante”, con interni curati dal designer Alberto Pinto, tra cui tappeti Tai Ping e opere d’arte di Alexander Calder.
Tutti i retroscena sulla proposta.
Donald Trump, i retroscena sull’Air Force One da 400 milioni che vorrebbe in regalo
La decisione arriva dopo che Boeing ha annunciato ritardi nella consegna dei nuovi Air Force One, con la consegna prevista non prima del 2027. Trump ha espresso critiche pubbliche all’azienda, definendo l’offerta del Qatar una “donazione generosa”. Tuttavia, la proposta ha suscitato preoccupazioni tra alcuni membri del Congresso e gruppi etici, che mettono in dubbio la legittimità di accettare un regalo da un governo straniero senza il via libera del Congresso.
Il Dipartimento di Giustizia e la Casa Bianca stanno indagando per verificare la legalità dell’iniziativa. Sebbene Trump sia atteso in visita in Qatar questa settimana, l’aereo non sarà né mostrato né accettato durante il viaggio.
Air Force One: la richiesta dei democratici e la risposta di Donald Trump
Il deputato democratico Ritchie Torres, in una lettera inviata all’ufficio dell’etica del governo, ha sottolineato che l’aereo, valutato circa 400 milioni di dollari, sarebbe il regalo di maggior valore mai fatto a un presidente da un governo straniero. Anche il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha ironizzato sull’offerta:
“Altro che America First: Air Force One offerto dal Qatar. Non è solo corruzione, è influenza straniera di prima classe, con extra spazio per le gambe”.
Trump ha reagito alle critiche pubblicando un post su Truth Social, definendo i democratici come “corrotti” e accusandoli di voler far pagare agli americani un aereo che, secondo lui, sarebbe stato ottenuto senza alcun costo.
Il Dipartimento di Giustizia e i legali della Casa Bianca hanno confermato la legittimità dell’operazione, a condizione che l’aereo venga trasferito alla biblioteca presidenziale di Trump prima della fine del mandato.
Tuttavia, da un lato i servizi segreti americani hanno espresso preoccupazioni per la sicurezza nazionale, temendo che un jet donato da un governo straniero possa nascondere dispositivi di sorveglianza, richiedendo quindi un’accurata ispezione. Dall’altro, sul piano costituzionale, la vicenda potrebbe coinvolgere la cosiddetta «Clausola sugli emolumenti esteri», che vieta a un presidente in carica di ricevere regali o pagamenti da governi stranieri senza l’approvazione del Congresso, come riportato dal Washington Post.
Jordan Libowitz, portavoce del gruppo Citizens for Responsibility and Ethics in Washington, ha commentato così la questione:
“Non abbiamo mai visto niente di simile. È un precedente pericoloso”.