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Donazione sangue e rimborso INPS: obblighi e diritti per i datori di lavoro

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Rimborso INPS per donazione sangue: guida aggiornata tra leggi, circolari e codici. Scopri come ottenere il riconoscimento corretto delle assenze e dell’indennità sp

C’è una legge. È del 1967. Dice che chi aderisce alla donazione del sangue ha diritto a una giornata di riposo retribuita. Sembra facile. Il datore di lavoro anticipa il pagamento, poi chiede il rimborso all’INPS.

Donazione sangue e rimborso INPS: ecco cosa serve davvero sapere

Ma è qui che iniziano i dettagli. E i codici. Negli anni le norme si sono stratificate.

Il DM del 1968 ha spiegato i passaggi. La legge 663/79 ha spostato tutto in capo all’INPS. E poi, circolare dopo circolare, sono arrivate le istruzioni operative. Ultima in ordine di tempo? La n. 96 del 26 maggio 2025. Che chiarisce cosa fare, come compilare il flusso Uniemens, quali codici usare (DON, IDS) e come gestire l’eventuale inidoneità alla donazione del sangue. Perché sì, anche chi non può donare, ma si presenta al centro, ha diritto al permesso retribuito. Solo per le ore necessarie. Ma ce l’ha.

Rimborso INPS per donazione sangue: dal 1967 a oggi, come districarsi nella giungla delle regole

Ora. Se il permesso per inidoneità (IDS) è nello stesso giorno di un permesso non retribuito, e quel giorno è l’unico della settimana, oppure in una settimana già segnata da altri eventi, si deve compilare il campo <TipoCopertura> con “1”. Occhio ai dettagli. Perché sbagliare significa saltare il rimborso dell’INPS.

Fino a giugno 2025 si usano i vecchi codici (S110, S111, S114). Da luglio si passa a quelli nuovi (S127, S129, S211). Tutto deve essere indicato nel flusso. E anche la “retribuzione persa” deve comparire, per garantire l’accredito della contribuzione figurativa.

Ma attenzione: se il datore decide di non chiedere il rimborso, la retribuzione diventa ordinaria. Quindi soggetta a contribuzione obbligatoria. È sottile, ma cambia tutto.

La morale? Donare il sangue è un gesto semplice. Ma dietro ci sono leggi, codici e sistemi informatici da interpretare con precisione. E i datori di lavoro? Tra una circolare e l’altra, si ritrovano a fare i contabili del bene comune.