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Arezzo, donna finisce in coma dopo un trapianto di capelli: la scoperta shock sulla dottoressa

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Una donna di 56 anni è finita in coma dopo aver subito un trapianto di capelli ad Arezzo: ecco cosa è emerso dalle indagini.

Arezzo, una donna di 56 anni è finita in coma dopo aver subito un trapianto di capelli. Ecco cosa è emerso dalle successive indagini.

Arezzo, donna finisce in coma dopo un trapianto di capelli

Dopo un trapianto di capelli, una donna di 56 anni è finita in coma ad Arezzo. La donna era stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato, in condizioni critiche..

Una volta stabilizzata, la 56enne ha raccontato agli agenti cosa le era successo, confermando inoltre la volontà di sporgere denuncia. La donna, come ricostruito dagli investigatori, aveva riportato una grave infezione “sorta al momento dell’anestesia somministrata nel corso dell’intervento“, tanto appunto da necessitare rianimazione e diversi giorni in terapia intensiva. Ecco cosa si è scoperto nelle indagini sulla dottoressa che ha eseguito l’intervento.

Arezzo, donna finisce in coma dopo un trapianto di capelli: la scoperta shock sulla dottoressa

Le indagini da parte delle autorità sono partite subito dopo la denuncia da parte della 56enne, finita in ospedale dopo un trapianto di capelli. La Polizia di Arezzo, coordinata dalla Procura, ha scoperto un’attività sanitaria abusiva all’interno di uno studio medico della città, dove venivano appunto eseguito trapianti di capelli senza autorizzazioni e senza personale autorizzato. Secondo gli inquirenti, a eseguire gli interventi una donna di 40 anni sudamericana, laureata in medicina nel suo Paese ma senza aver alcun titolo valido in Italia. La 40enne eseguiva in autonomia interventi di microchirurgia con anestesia locale in una stanza a lei riservata nel suddetto studio, con il consenso del medico titolare. Secondo gli investigatori, il medico titolare dello studio sapeva che la 40enne non era in possesso dell’abilitazione e che non era iscritta all’Albo. Entrambi sono dunque stati denunciati per esercizio abusivo della professione medica e lesioni personali colpose gravissime, in concorso. A entrambi è stato inoltre notificato l’avviso di fine delle indagini preliminari.