Al-Aizariya (Territori palestinesi) 20 ott. (askanews) – Al-Aizariya, nei Territori palestinesi, rischia di scomparire sotto le ruspe. Dopo la demolizione della sua casa in agosto, Yahya Abu Ghalia ha ricevuto un nuovo avviso: anche il suo autolavaggio, all’ingresso del villaggio, verrà abbattuto per far spazio al progetto israeliano E1, che collegherà l’insediamento di Maale Adumim a Gerusalemme Est.
Secondo le autorità israeliane, l’area – circa 12 chilometri quadrati – rientra nei piani di sviluppo di nuove unità abitative e infrastrutture. Ma per i palestinesi significherebbe la frammentazione definitiva della Cisgiordania, dove vivono tre milioni di persone.
Yahya Abu Ghalia, proprietario dell’autolavaggio: “Ho ricevuto l’avviso di demolizione circa due mesi fa. Una mattina ho trovato un foglio con scritto che avevo 14 giorni di tempo per presentare ricorso al tribunale militare di Beit El”.
Altri commercianti e residenti di Al-Eizariya e dei villaggi circostanti hanno ricevuto gli stessi ordini di demolizione. Le immagini mostrano i soldati israeliani intenti a chiudere l’ingresso principale del villaggio con un cancello metallico.
Mohammed Matar, della Commissione contro il muro e gli insediamenti: “Gerusalemme sarà circondata a nord e a est da una cintura di insediamenti con abitazioni, resort turistici e strutture sportive, oltre ai cosiddetti giardini biblici. In questo modo la città sarà isolata dal resto della Cisgiordania e dai suoi sobborghi palestinesi”.
Il piano E1, approvato da Israele dopo anni di rinvii, è considerato illegale secondo il diritto internazionale. Per i sindaci locali, metterebbe in ginocchio l’economia dei villaggi e isolerebbe Gerusalemme Est dal resto della Cisgiordania.
Khalil Abu al-Rish, sindaco di Al-Azariya: “Abbiamo la via commerciale più lunga della zona: la gente viene qui anche da Gerusalemme per acquistare. Ma se il progetto E1 verrà realizzato, sarà quasi impossibile raggiungere il villaggio.”
Intanto, decine di famiglie beduine e piccole imprese si preparano a perdere tutto. Al posto delle loro case e botteghe sorgeranno nuove strade e insediamenti, destinati a collegare definitivamente Gerusalemme con Maale Adumim.