In un piccolo villaggio libanese, un gruppo di cinque vedove si incontra ogni giorno per recarsi al cimitero in cui sono sepolti i mariti. Fanno insieme il tragitto ma poi, una volta arrivate, prendono strade diverse: le donne velate si dirigono al cimitero musulmano, le altre a quello cristiano. Due fedi convivono
pacificamente nel villaggio isolato fino a quando arriva la televisione e, con essa, le news sugli scontri tra cristiani e musulmani in atto a Beirut. Gli uomini non ci passano sopra dando inizio ad una serie di incidenti e ripicche. Saranno le donne, seppure diverse per fede e cultura, a trovare, di volta in volta la soluzione, con ingegnosi stratagemmi. Si tratta di un’opera corale, delicata, nella quale spiccano le figure di Amale, Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh, donne forti e solidali, disposte a tutto, persino a far arrivare in paese delle ballerine dell’Europa dell’Est, pur di distogliere i loro uomini dai propositi bellicosi e volgerli alla pace.
Nadine Labaki racconta la sua storia passando abilmente dai toni della commedia a quelli del dramma e del musical. Merita senz’altro una menzione la suggestiva colonna sonora composta da Khaled Mouzanar.
di Alessandra Massagrande