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Guerra dei dazi, stretta della Cina su 60 mld di importazioni Usa

Dazi Usa Cina

Pechino annuncia nuove sanzioni su oltre duemila beni "in risposta all'unicameralismo e al protezionismo". Crollano le Borse in Usa e Ue.

È guerra commerciale tra Usa e Cina. Si apprende dall’Ansa che Pechino ha annunciato un totale di 60 miliardi di dollari di dazi maggiorati che graveranno su diversi beni importati dagli Stati Uniti, a partire dal primo giugno. Il governo cinese ha reagito in risposta alla decisione americana di aumentare dal 10% al 25% i dazi su importazioni di 200 miliardi di dollari provenienti dall’estremo oriente. Sarebbero oltre duemila i prodotti statunitensi che saranno colpiti dalle nuove sanzioni, che vanno dal 10% al 20% fino al 25%.

La risposta dei mercati

Le nuove misure sono state definite “una risposta all’unicameralismo e al protezionismo” dimostrato dagli Usa. La Cina spera in un cambiamento di rotta degli Stati Uniti e nella possibilità di giungere a nuove consultazioni “al fine di raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso sulla base del rispetto”. La guerra dei dazi ha avuto immediate conseguenze sui mercati, portando a un forte calo delle Borse sia europee che americane. Wall Street apre in negativo per poi peggiorare ulteriormente nel corso della giornata. Il Jones ha perso il 2,32%, mentre il Nasdaq ha registrato -3,14%. Negativo anche lo S&P, con una perdita del 2,38%. Crolla anche il titolo di Apple, con -5,62%.

Crollano le Borse europee

Chiudono in negativo anche le principali Borse del vecchio continente, a cominciare da Milano con -1,35%. Francoforte raggiunge -1,52%, Parigi -1,22%, mentre minore è il crollo di Londra che si ferma a -0,55%. Il commissario per il Commercio Cecilia Malmstrom ha fatto sapere, durante un incontro al Bundestag, che l’Unione europea è “pronta” a rispondere nel caso in cui Washington decida di imporre “dazi sulle auto e parti di auto. Abbiamo una lista che discuteremo con i Paesi membri prima di fare qualsiasi cosa. Forse dovremo usarla, ma spero vivamente di no”.