Fisco, slitta a maggio il 730 precompilato

Il 730 precompilato slitta al 10 maggio, anziché al 30 aprile. In fase di approvazione il nuovo Decreto Sostegni.

Il 730 precompilato slitta al 10 maggio, anziché il 30 aprile, come conseguenza del differimento dei termini di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.

I datori di lavoro avranno più tempo per elaborare i dati, ma saranno costretti ad allungare il calendario amministrativo di una decina di giorni. Previsto vertice di Governo per l’approvazione del nuovo provvedimento.

730 precompilato: slitta al 10 maggio

Previsto inizialemente per il 30 aprile, il 730 precompilato slitta ora al 10 maggio. Questo allungamento è conseguenza del differimento al 31 marzo dei termini di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.

Nello specifico, questo consente al datore di lavoro di elaborare i dati dei dipendenti con più tempo.

Stessa situazione vale anche per gli enti esterni: banche, assicurazioni, univerità, amministrazioni di condominio, asili ed enti previdenziali.

Di contro, l’amministrazione finanziaria delle aziende dovrà allungare il suo clendario di una decina di giorni, rivedendo un po’ tutte le informazioni e ricalcolando le detrazioni a cui ha diritto ogni contribuente. La dichiarazione precompilata può comunque essere inviata così come, oppure corretta nelle singole voci.

Il decreto Sostegni

Queste nuove scadenze saranno presto inserite nel Decreto Sostegni che entro il 22 marzo potrebbe essere approvato dal governo Draghi.

Prevista anche la proroga per la conservazione delle fatture elettroniche del 2019.

Lunedì 15 marzo alle 18.30 si terrà una riunione tra il ministro Daniele Franco (Economia), i capigruppo della maggioranza e Federico D’Incà (ministro dei Rapporti con il Parlamento) per discutere del testo sul nuovo provvedimento fiscale. Si tratta di fatto del primo vertice politico del governo Draghi.