La Bolivia è in fermento: i cittadini sono chiamati a un’importante tornata elettorale per eleggere il nuovo presidente e i membri del Congresso. Con una crisi economica che morde e tensioni interne al partito socialista al governo, l’atmosfera è tesa. Le urne si sono aperte oggi, domenica alle 8:00 (ora locale), e resteranno disponibili fino alle 16:00, con i primi risultati che arriveranno dopo le 21:00.
Sarà un momento cruciale per il futuro del paese. Cosa decideranno gli elettori?
Contesto delle elezioni
Queste elezioni rappresentano un crocevia fondamentale per la Bolivia. Il Movimento per il Socialismo (MAS), al potere da quasi vent’anni, si trova in una situazione difficile. L’inflazione annuale che sfiora il 25% ha messo a dura prova la fiducia degli elettori, e i sondaggi mostrano un distacco di circa 10 punti percentuali con l’opposizione di destra, secondo le ultime rilevazioni di Ipsos MORI. Come si è arrivati a questo punto?
Tra i candidati in lizza, emergono figure come Jorge “Tuto” Quiroga e Samuel Doria Medina, entrambi con alle spalle carriere politiche significative. Quiroga, ex presidente e vice presidente, si confronta con Doria Medina, noto imprenditore. Sondando l’opinione pubblica, entrambi sembrano appaiati, mentre l’ombra di Evo Morales, ex presidente e figura di riferimento della sinistra, continua a farsi sentire. Nonostante la sua esclusione dalla corsa, Morales ha esortato i suoi sostenitori a votare schede bianche o nulle. Cosa ne pensi di questo appello?
Le promesse dei candidati
Entrambi i frontrunner hanno promesso di apportare cambiamenti decisivi all’attuale modello economico del paese. Doria Medina, noto per i suoi successi nel settore delle costruzioni, ha dichiarato di voler fermare l’inflazione e rilanciare l’economia in 100 giorni, mantenendo intatti i programmi anti-povertà. “Cambieremo tutto, assolutamente tutto dopo 20 anni di fallimenti”, ha affermato Quiroga durante un comizio a La Paz. Sarà davvero così facile?
La Bolivia ha vissuto periodi di crescita e sviluppo sociale sotto la guida di Morales, ma la mancata esplorazione delle risorse ha portato a un crollo delle entrate da gas, passando da 6,1 miliardi di dollari nel 2013 a soli 1,6 miliardi l’anno scorso. La situazione è ulteriormente complicata dalla carenza di dollari e carburante e dalle crescenti proteste popolari contro i prezzi alle stelle e le lunghe attese per beni essenziali. Come si farà fronte a questa emergenza?
Il futuro politico della Bolivia
Le elezioni di oggi non riguardano solo la presidenza; si vota anche per 26 senatori e 130 deputati, con i risultati ufficiali attesi entro sette giorni. Se nessun candidato riesce a ottenere la maggioranza, un ballottaggio è in programma per il 19 ottobre. I boliviani, stanchi di promesse disattese, guardano con attenzione a questo appuntamento elettorale, sperando in un cambiamento reale e duraturo. Cosa accadrà se le cose non dovessero cambiare?
Con una situazione economica critica e un clima di crescente tensione sociale, nelle prossime ore si deciderà il futuro della Bolivia. La pressione sulle urne è palpabile e i cittadini sono pronti a far sentire la loro voce in questo momento storico. Riusciranno a scrivere una nuova pagina della loro storia?