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Emergenza incendi in Portogallo e Spagna: la crisi del 2025

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Nel 2025, incendi devastanti hanno ridotto in cenere oltre un milione di ettari di terra in Europa, con il Portogallo e la Spagna in prima linea.

Nel 2025, il Portogallo e la Spagna sono stati colpiti da incendi forestali devastanti, distruggendo oltre un milione di ettari di terra in Europa. Questo ammonta a due terzi dell’area bruciata. Secondo uno studio del World Weather Attribution (WWA), le condizioni climatiche estreme, aggravate dal cambiamento climatico, hanno reso questi eventi sempre più frequenti e intensi.

La situazione è stata ulteriormente aggravata da una serie di ondate di calore che hanno colpito l’Iberia, con temperature che hanno superato i 40 gradi Celsius.

Le cause degli incendi

Il WWA ha rivelato che le condizioni calde e secche che alimentano gli incendi in Portogallo e Spagna sono aumentate significativamente. La probabilità che si verifichino tali condizioni è aumentata di 40 volte a causa del cambiamento climatico. Il report, pubblicato dopo un’estate segnata da un’ondata di calore letale, ha evidenziato come il 2025 sia stato l’anno più devastante degli ultimi trent’anni, con una superficie bruciata in Spagna che ha quasi quadruplicato la media annuale.

In Portogallo, l’area bruciata è stata 2,3 volte superiore alla media annuale dal 1980. Complessivamente, oltre 380.000 ettari sono stati distrutti in Spagna, mentre 280.000 ettari sono stati ridotti in cenere in Portogallo. Questo porta a un totale di oltre un milione di ettari in tutta Europa, il numero più alto dal 2006, secondo il Copernicus European Forest Fire Information System.

Impatto sulla popolazione e sull’ambiente

Il bilancio umano è stato pesante: almeno quattro persone hanno perso la vita a causa degli incendi, mentre migliaia sono state costrette a evacuare le proprie abitazioni. La situazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla capacità delle risorse antincendio di affrontare eventi così estremi. “Con un ulteriore riscaldamento, condizioni di fuoco sempre più estreme continueranno a mettere alla prova le risorse antincendio e supereranno i limiti dell’adattamento”, avvertono i ricercatori.

Inoltre, il report ha evidenziato come il fenomeno della spopolazione rurale e l’invecchiamento della popolazione in alcune aree di Portogallo e Spagna abbiano lasciato ampie porzioni di terreno forestale non gestito. Questo ha creato carichi di combustibile denso e condizioni più vulnerabili agli incendi. Le temperature elevate di agosto, con punte di 40 gradi Celsius in molte zone, hanno ulteriormente aggravato la situazione.

Le conseguenze ecologiche

Gli incendi hanno avuto effetti devastanti sulla natura, danneggiando aree nazionali protette in Spagna e Portogallo, inclusi habitat di 395 specie in via di estinzione o vulnerabili. La devastazione ecologica è stata accompagnata da un aumento dei decessi legati all’ondata di caldo, con oltre 1.100 morti in Spagna, secondo stime del Carlos III Health Institute. L’Agenzia Meteorologica Statale spagnola ha definito questa ondata di calore come “la più intensa” mai registrata.

In conclusione, la crisi degli incendi in Iberia nel 2025 sottolinea la necessità urgente di affrontare il cambiamento climatico e di implementare strategie più efficaci per la gestione delle foreste e la protezione delle comunità vulnerabili. Rimanere proattivi è fondamentale per mitigare questi eventi devastanti in futuro.