"Capolinea, scendete tutti": così un disabile sale sul bus

Nessuno lo faceva salire sull'autobus, così l'autista ha fatto scendere tutti per far salire il disabile. E' accaduto il 18 ottobre 2018 a Parigi.

Una storia di civiltà che dovrebbe essere quotidiana e invece non sempre è così.

E’ quello che è accaduto a Parigi il 18 ottobre 2018. “Capolinea, scendete tutti“, ha gridato l’autista dell’autobus dopo essersi reso conto che nessuno si era spostato per far salire un uomo in sedia a rotelle.

Twitter: “Una buona lezione di civiltà”

La vicenda è stata raccontata sull’account Twitter dell’associazione francese “Accessible pour tout”, un’associazione che si batte quotidianamente per il diritto dei disabili a vivere e lavorare come i normodotati, garantendo loro un mondo più accessibile.

La condivisione del post è stata subito virale. L’autista è stato elogiato per aver impresso una buona lezione di civiltà a tutti quelli che, per volontà o ingenuamente, ignorano i numerosi disagi vissuti quotidianamente dalle persone afflitte da una ridotta mobilità. “Terminus! Tout le monde descend! Tu puoi salire, tu – riferendosi a tutti gli altri – aspetti il prossimo”, si legge sul social. Dopo la pubblicazione della foto da parte dell’associazione francese su Twitter, l’uomo – che ha preferito rimanere autonomo – è stato contattato da HuffPost France, confermando tutti i dettagli di quanto è accaduto a Clichy, nel 17° arrondissement, il 18 ottobre.

L’accaduto, le parole dell’uomo

“Stavo aspettando l’autobus con mio fratello e quando è arrivato nessuno voleva spostarsi per farmi salire, nonostante il mezzo fosse abilitato per il trasporto dei disabili”, ha raccontato l’uomo. “L’autista ha annunciato che l’autobus era arrivato al capolinea e che il prossimo sarebbe passato dopo cinque minuti”, ha continuato. Quindi tutti i passeggeri scesero. Un gesto semplice, ma purtroppo non scontato.

“Tutti un giorno potremmo aver bisogno di una sedia a rotelle”, confessò l’autista al disabile e al fratello. Sono bastate poche parole che, però, non sarebbero dovute neanche essere necessarie. Se la buona condizione fisica è un privilegio non ci si dovrebbe mai dimenticare di chi è meno fortunato. A quel punto l’autista ha fatto salire l’uomo e il fratello, lasciando tutti gli altri a terra.