Brasile, madre uccisa dai suoceri per la custodia dei nipoti

Di Marcia Martins Miranda non si sapeva nulla da un mese. I suoceri Fernando de Oliveira e Maria Izilda sono stati arrestati per omicidio premeditato.

Una donna di 41 anni è stata uccisa dai suoceri che volevano la custodia dei nipoti per crescerli come se fossero figli loro.

Con l’inganno, Marcia Martins Miranda è stata trasportata in un edificio abbandonato nel sobborgo di Barrio Rio Pequeno a San Paolo, dove è stata torturata e uccisa. Fernando de Oliveira e Maria Izilda sono stati arrestati per omicidio premeditato. Dopo il ritrovamento del corpo, amici e famigliari hanno voluto rendere omaggio alla donna.

Marcia uccisa dai suoceri

Marcia Martins Miranda è stata uccisa dai suoceri perchè volevano, a tutti i costi, la custodia dei nipotini.

La donna, 41 anni, era un’assistente sociale. Il 2 ottobre 2018 scompare e un mese dopo, il 5 novembre, viene ritrovata senza vita in un edificio abbandonato su Rua Angelina Russo, nel sobborgo di Barrio Rio Pequeno della periferia ovest di San Paolo. A raccontare questa terribile vicenda è “O Globo”. Appena è stata trovata, gli inquirenti hanno avviato le indagini per omicidio. I responsabili sono i suoceri della donna, Fernando de Oliveira e Maria Izilda, arrestati con l’accusa di omicidio premeditato.

Mario Sergio Oliveira Pinto, il poliziotto che ha diretto le indagini, ha spiegato che i due anziani erano ossessionati dai nipotini tanto che, dopo la separazione di Marcia dal figlio, hanno deciso di farla pagare alla nuora. “Volevano crescere i nipoti come se fossero figli loro” e, per fare questo, Fernando e Maria sono arrivati a uccidere. Con la scusa di farle vedere una nuova casa, i suoceri avrebbero caricato Marcia su una macchina e poi portata nell’edificio dove si sono consumate le torture e l’omicidio.

Gli inquirenti sospettano che Marcia Martins Miranda sia stata sepolta mentre era ancora in vita, seppur agonizzante. L’ex marito della donna, nonché figlio dei dei due assassini e padre dei bambini, non è coinvolto in alcun modo: non sapeva nulla del diabolico piano dei genitori.

Commemorazione per Marcia

Tre giorni dopo il ritrovamento del corpo di Marcia, è stata celebrata una cerimonia di commemorazione, durante la quale la famiglia e gli amici hanno reso omaggio alla donna.

Il padre di Marcia era visibilmente eccitato e, ricordando il momento non facile, ha voluto ringraziare quanti – polizia, stampa, amici, Dio – hanno prestato aiuto per ritrovare la figlia. Il pastore ha ricordato i giorni in cui non si è saputo niente. “Più di 30 giorni di attesa, angoscia, preoccupazione, paura e disperazione, è ciò che tutti qui hanno sicuramente provato e vissuto in qualche modo: dolore, disperazione, ansia, preoccupazione”, ha detto. Poi ricorda quello che ci sarà: pianto, tristezza, momenti di lutto che non finiranno ma si ammorbidiranno.

Anche una collega ha voluto rendere omaggio ricordando il lavoro di assistente sociale di Marcia e il suo impegno per i meno fortunati.