La 14enne Grace Packer è stata legata e imbavagliata dai genitori.
I due l’hanno picchiata, violentata e chiusa in soffitta. La giovane è morta soffocata e il suo corpo è stato nascosto in una lettiera per gatti, prima di essere smembrato e gettato in un bosco. La storia di orrore arriva dalla Pennsylvenia. Sara Packer e Jacob Sullivan hanno confessato di aver ucciso la figlia 14enne, spiegando di aver meditato a lungo il delitto, pianificandolo per intere settimane nei minimi dettagli.
La confessione
L’uomo aveva confessato il delitto già dal 2016, mentre la donna aveva continuato a proclamarsi innocente respingendo ogni accusa. Inchiodata, tuttavia, da prove schiaccianti, la madre è crollata e ha confessato il delitto. La decisione ora è nelle mani del tribunale, il quale deve decidere se condannare a morte i due oppure dare loro l’ergastolo. La coppia avrebbe prima usato violenza contro la figlia, per poi lasciarla morire tra atroci sofferenze in soffitta.
Il cadavere smembrato è stato nascosto in un bosco, e i resti sono stati ritrovati dai cacciatori nell’ottobre del 2016.
Erano i genitori adottivi
La vicenda ha fatto molto scalpore negli Usa, soprattutto perché la coppia aveva adottato la giovane Grace. Proprio questo aspetto ha aperto interrogativi tra gli inquirenti, i quali si sono domandati come mai i servizi sociali avessero affidato proprio a loro la ragazzina. Sara, in passato, aveva infatti già manifestato preoccupanti disturbi psichici.
Proprio questi problemi mentali l’avrebbero portata a pianificare e desiderare la morte di Grace.