Sono stati identificati i tre cittadini italiani originari di Bergamo rimasti uccisi nel corso dell’incidente aereo del volo Ethiopian Airlines schiantatosi al suolo solo pochi minuti dopo il suo decollo da Addis Abeba.
I tre sarebbero dipendenti della Onlus Africa Tremila, con sede legale situata in Via Torretta a Bergamo. Associazione impegnata in diversi progetti di cooperazione in Africa, in particolare fornendo aiuti medici e alimentari a comunità in difficoltà di Eritrea, Congo, Kenia, Malawi, Zimbawe, ma presente anche in India e e Cuba.
Deceduti il presidente, la moglie e un contabile
Ad essere rimasti uccisi nel terribile schianto il presidente dell’Associazione Carlo Spini e la moglie Gabriella, entrambi originari di Arezzo, e Matteo Ravasio, commercialista di Bergamo e revisore dei conti della Onlus.
Il messaggio del Presidente Attilio Fontana
Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, tramite un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, fa sapere che “Contatteremo i congiunti delle vittime lombarde per metterci a loro disposizione garantendo tutto il nostro sostegno”. Il presidente prosegue poi esprimendo “A nome mio, dell’intera Giunta e di tutti i nostri concittadini, il cordoglio per le vittime della sciagura che ha coinvolto i passeggeri di un volo diretto dall’Etiopia in Kenia”.
Secondo il Presidente, “A rendere ancora più tragico questo incidente, il fatto che – secondo le prime notizie – a bordo vi fossero anche otto italiani, tre dei quali lombardi. Bergamaschi appartenenti a una Onlus diretti a Nairobi”. Il presidente conclude quindi offrendo “A tutte le famiglie le più sentite condoglianze della Regione Lombardia”.
L’incidente è avvenuto alle 6.44 italiane, solo sei minuti dopo il decollo dell’aereo, precipitato al suolo a circa 60 Km a sud est di Addis Abeba, nei pressi della località di Bishoftu.