Russia, l'esplosione nucleare a seguito dei test su un nuovo missile

L'esplosione nucleare di giovedì 8 agosto 2019. Forse il test su un nuovo missile. Tra le vittime ci sono 5 scienziati

In una base militare russa nella regione di Arkhangelsk, sulle coste del Mar Bianco, nel Nord della Russia, si è verificata un’esplosione che resta ancora oggi criptica: giovedì 8 agosto 2019 si stavano probabilmente eseguendo dei test su un nuovo missile chiamato 9M730 Burevestnick a propulsione nucleare di cui Putin aveva già parlato nel 2018.

E’ certo invece il bilancio delle vittime: 7 in totale, di cui 5 scienziati.

Russia, l’esplosione nucleare giovedì 8 agosto 2019

Il New York Times ha definito l’esplosione “forse uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl” anche se di portata nettamente minore. Tutti stanno ancora cercando di fare chiarezza nel tentativo di capire cosa sia effettivamente successo. L’annuncio della morte degli scienziati è arrivato dopo due giorni di smentite, nessuno ha chiarito le cause e la dinamica dell’esplosione che si è verificata meno di una settimana dopo lo smantellamento di un’altra parte del sistema di trattati nazionali fra Stati Uniti e Russia per il controllo degli arsenali nucleari.

L’esplosione è forse avvenuta su una piattaforma o su una nave al largo delle coste di Nenoksa, circa 470 chilometri a est in linea d’aria dal confine con la Finlandia. L’agenzia atomica russa ha diffuso un comunicato stampa in cui dichiarava che l’esplosione era avvenuta a causa di una fonte isotopica per un missile a carburante liquido, due giorni dopo che l’episodio si era consumato. Pare che la Russia stesse lavorando a un nuovo missile nucleare chiamato 9M730 Burevestnick.

Si parla di un picco di radiazioni che superano di 200 volte i livelli normali.