Centro ebraico di Budapest attaccato da gruppi neonazisti

Esponenti di estrema destra hanno cercato di appiccare fuoco al centro culturale ebraico Aurora nel cuore di Budapest.

La città di Budapest è stato teatro di un grave attacco antisemita diretto contro il centro culturale ebraico della capitale ungherese.

Un gruppo formato da una cinquantina di neonazisti in uniforme nera e stivali da campo ha marciato nel centro di Budapest mercoledì 23 ottobre. La marcia si è svolta tra bandiere neonaziste e cori con slogan antisemiti, omofobi e razzisti.

Centro ebraico obiettivo dei neonazisti

Uno degli obiettivi del corteo è stato proprio il centro culturale Aurora, luogo che riunisce molti esponenti della comunità ebraica locale. L’associazione culturale si occupa inoltre di promuovere e favorire l’integrazione dei rom nel tessuto sociale dell’Ungheria e la non discriminazione delle realtà Lgbt.

Quando è arrivato il corteo neonazista il centro era già chiuso. Le porte sprangate sono riuscite a impedire l’ingresso degli esponenti di estrema destra all’interno della struttura.

Il gruppo ha allora tentato di appiccare fuoco al centro, secondo quanto comunicato da Adam Schonberger, responsabile dell’organizzazione ebraica Marom che gestisce il luogo d’incontro culturale. Lo stesso Schonberger avrebbe comunicato ai media locali che nel gruppo di neonazisti c’erano anche molti sostenitori dell’organizzazione di estrema destra Legio Hungaria.

I vertici della comunità ebraica hanno tempestivamente avvisato le forze dell’ordine di quanto stesse succedendo ma il loro intervento sarebbe avvenuto in ritardo rispetto al solito. Gli agenti di polizia non hanno inoltre segnalato fermi o arresti di individui collegati agli atti vandalici subiti dal centro.

L’ultimo attacco antisemita nel cuore dell’Europa risale al 10 ottobre 2019, quando il 27enne Stephen Balliet ha ucciso due persone nella sparatoria dentro una sinagoga di Hallen, in Germania.