Greta Thunberg rifiuta un premio: "I politici ascoltino la scienza"

La giovane attivista ha rifiutato i 46mila euro affermando come in questo momento il pianeta abbia bisogno di politiche ambientaliste, non di premi.

Sta facendo il giro del mondo in queste ore la notizia del rifiuto da parte della giovane attivista Greta Thunberg di un premio di 500mila corone svedesi (circa 46mila euro) conferitole dal Consiglio Nordico per il suo impegno a favore dell’ambiente.

Tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram, la Thunberg ha spiegato di aver rifiutato il riconoscimento in denaro perché non è di premi che il movimento per il clima ha bisogno ora, ma di politici sappiano attuare provvedimenti a favore del pianeta.

Greta Thunberg rifiuta un premio

Come riportato sul suo account Instagram, l’attivista e ispiratrice del movimento Fridays for Future ha affermato: “Ho ricevuto il premio ambientale 2019 del Nordic Council.

Ho deciso di rifiutare questo premio anche se è un grande onore. Attualmente sto viaggiando attraverso la California e quindi non posso essere presente con voi oggi. Voglio ringraziare il Nordic Council per questo premio. È un grande onore. Ma il movimento per il clima non ha bisogno di altri premi. Ciò di cui abbiamo bisogno è che i nostri politici e le persone al potere inizino ad ascoltare la scienza attuale e la migliore disponibile”.

Nel suo post, Greta punta il dito proprio contro i paesi nordici, sua patria di provenienza, che a suo dire non farebbero abbastanza per contrastare il cambiamento climatico: “I paesi nordici hanno una grande reputazione in tutto il mondo quando si tratta di problemi climatici e ambientali.

Ma quando si tratta delle nostre emissioni effettive e delle nostre impronte ecologiche pro capite, se includiamo consumo, importazioni, nonché trasporto aereo e il trasporto marittimo, allora è tutta un’altra storia”.

L’accusa ai paesi occidentali

Nel finale del suo post, Greta spiega inoltre che non incasserà il premio di 46mila euro finché i suddetti paesi non implementeranno serie politiche ambientali: “L’accordo di Parigi che tutti i paesi nordici hanno firmato, si basa sull’aspetto dell’equità, il che significa che i paesi più ricchi devono aprire la strada.

Siamo i paesi che hanno la possibilità di fare di più. Eppure continuiamo a non fare praticamente nulla. Fino a quando non farete qualcosa, io rinuncerò alle 500.000 corone svedesi del premio”.