Migranti, Sea Watch: "Naufragio in mare, persone lasciate morire"

Naufragio in mare oggi, domenica 12 aprile, per la Sea Watch che denuncia: "Ci sono molte vittime".

Naufragio in mare per molti migranti, lo segnala la Sea Watch.

Stando a quanto denunciato dalla ong, infatti, numerose persone sono morte in mare in seguito al naufragio di un barcone tra Malta e Tripoli. In una nota della Sea Watch si legge: “250 persone erano alla deriva da ieri su 4 gommoni, questi avevano a bordo un numero variabile tra 47 e 85 persone, e una di queste imbarcazioni si è capovolta e le persone sono naufragate”. L’associazione impegnata nel Mediterraneo attacca, senza peli sulla lingua, l’operato dell’Unione Europea: “Migranti lasciati morire soli nel giorno di Pasqua da un’Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono”.

Migranti, naufragio in mare

Era stata Sea Watch a chiedere l’intervento del Commissario europeo per i diritti umani per chiarire che i diritti delle persone salvate in mare devono essere garantiti a prescindere da quale sia la nave che li soccorre. L’ong ha quindi spiegato che l’agenzia europea Frontex ha oggi segnalato i barconi in mare, di cui uno capovolto. I quattro barconi – uno con 72 persone a bordo, uno con 47, uno con 55 e l’ultimo con 85 – erano stati segnalati ieri a Sea Watch da Alarm Phone, l’associazione che offre supporto telefonico ai migranti in difficoltà.

Intanto si va verso una soluzione per i 156 migranti soccorsi dalla Alan Kurdi, che non sbarcheranno in un porto italiano, ma verrà individuata una nave sulla quale saranno trasferiti nelle prossime ore per la quarantena ed i controlli della Croce Rossa italiana e delle autorità sanitarie locali.

Migranti in Italia

“L’intervento di natura umanitaria – spiega il Ministro dei Trasporti italiano – non può avvenire con lo sbarco presso i porti italiani, a causa della forte pressione organizzativa e sanitaria, in questa fase emergenziale da Covid 19.

Pressione che renderebbe complesso affrontare l’accoglienza in piena sicurezza per i soccorritori e per le persone soccorse. Tale intervento avviene, inoltre, nel pieno rispetto delle regole vigenti per gli italiani in Italia e per gli italiani che rimpatriano, nonché a seguito della Dichiarazione sui porti italiani ai sensi della convenzione di Amburgo”. A Pozzallo, in mattinata, ha attraccato anche un gommone con un centinaio di migranti. Sono tutti uomini.

Lo sbarco è iniziato e, intorno alle 13, una ventina di persone sono state già controllate e sottoposte al controllo della temperatura.