Kaufdorf, il grande cimitero di auto d'epoca abbandonate

La maggior parte sono state messe all'asta o demolite, ma Kaufdorf vide il più grande cimitero di auto d'epoca abbandonate.

Il signor Messerli cominciò a collezionare vecchie auto nel 1933 ed una volta estratte le componenti utili come pezzi di ricambio sul mercato, lasciava le carcasse d’auto nel suo terreno.

Ed è così che prende piede la storia di uno dei più grandi cimiteri di auto d’epoca abbandonate in Europa, precisamente a Kaufdorf, un borgo di poco più di mille anime nel cantone di Berna, in Svizzera. Per alcuni anni questa giungla di metalli e rottami è stata al centro di un lungo tira e molla in seno alla piccola comunità svizzera: da una parte chi pensava che questo cimitero dovesse rimanere lì come museo storico dell’automobile – e più in generale, della cultura elvetica – dall’altra, gli ambientalisti che vedevano in quell’accozzaglia un potenziale pericolo per la salute dei cittadini e della flora e fauna locali.

Un po’ come successo per le acque del lago d’Iseo, dove nell’ottobre del 2019 vennero rinvenute diverse carcasse d’auto abbandonate da tempo.

Cimitero di auto vintage abbandonate

Grazie alla solerzia di Messerli nell’arco di quasi un secolo questo posto ha battuto un singolare record, potendo contare su più esemplari di auto d’epoca in disuso che abitanti. Il sig. Messerli si deliziava a correre con le auto nel tempo libero, e le stesse esercitavano un fascino estremo sull’uomo fino a trasformarsi in una pura ossessione: continuò per 50 anni a riempire il suo appezzamento di auto d’epoca fino all’orlo.

Ben presto Messerli – che si ritirò nel 1970 – trasmise la passione al figlio che, seguendo le orme del padre, ingrandì la collezione che fino ad un decennio fa poteva contare su 1500 auto vintage abbandonate, molte delle quali ultraottantenni.

Poi, la comunità fu investita da un dibattito tra chi intendeva preservare un pezzo di storia e cultura elvetica, chi invece ne intravedeva una fonte d’inquinamento nociva per la salute e la natura. Dal 2008 la Corte svizzera ne decretò la rimozione – proprio come successo lo scorso febbraio a Palermo – e molti abitanti di Kaufdorf lanciarono una campagna per difendere il cimitero dalla chiusura. Un anno più tardi il Governo mise la parola fine e molte auto furono messe all’asta, vendute o demolite.

Ciò che rimane oggi sono le rassegne fotografiche di chi ha potuto documentare da vicino le migliaia di esemplari di automobili vintage che il sig. Messerli aveva con cura amato ed ospitato.