Giappone, più suicidi rispetto ai morti per Covid. Le cause

Aumentano in Giappone i casi di suicidio. Numeri che devono far riflettere, considerando che in un solo mese hanno superato il numero di morti Covid

Ci risiamo, in Giappone si ripresenta nuovamente la piaga dei suicidi.

Fenomeno questo, particolarmente presente nei paesi asiatici, come il Giappone appunto, ma anche la Corea e anche la Cina a seconda delle diverse zone. Per molti le cause sarebbero da attribuire alle diverse pressioni, psicologiche soprattutto, alla quale sono sottoposti gli abitanti di questi paesi, che soffrirebbero maggiormente di periodi di depressione, a causa di una società che pretende molto, sia dal punto di vista lavorativo, scolastico e anche familiare.

Il problema è che questa volta, i numeri dei morti suicidi in un mese, supera di gran lunga i morti di Covid dell’intero anno 2020.

Giappone, più suicidi rispetto ai morti per Covid

Il suicidio in Giappone non è una cosa rara, soprattutto tra i giovani e lavoratori, basti pensare alla famosa, anche se macabra, Aokigahara, la foresta dei suicidi. Adesso però, in questa terza fase pandemica per il Giappone, la situazione è sfuggita di mano, tanto da registrare un numero più elevato di morti per suicidio, rispetto ai morti da Covid.

Nel solo mese di Ottobre, secondo quanto riportato dall‘Agenzia nazionale di polizia del Paese, si sono tolte la vita 2.153 persone: un numero superiore alle 2.087 vittime del Covid-19 nell’intero 2020, secondo i dati del ministero della Salute, con un aumento dell’83% di suicidi tra le donne, rispetto al 22% degli uomini.

In base ai dati riportati dall’Oms, nel 2016 il Giappone aveva un tasso di mortalità dovuta al suicidio pari al 18,5 su 100 mila abitanti, anche se lo scorso anno, nel 2019 ha registrato un calo, con appena 20 mila decessi.

Le fasce deboli

Adesso invece a causa della pandemia, ecco lievitare nuovamente i morti per suicidio.

Un giovane studente universitario, Koki Ozora, ha deciso di creare una sorta di numero verde aperto 24 su 24, alla quale chiamare quando la depressione prende le redini della propria vita o comunque ci si accorge di essere prossimi al baratro, per ottenere supporto psicologico. Iniziativa lodevole, che fino ad ora ha ricevuto circa 200 telefonate, soprattutto da una delle fasce maggiormente colpita: le donne.

Sono infatti una delle categorie più a rischio, soprattutto a causa della pandemia, i timori maggiori riguardano il futuro lavorativo ed economico, visto che molte devono tirar su i figli ma non hanno soldi.

Le cause

Le cause in ogni caso sono da ricercarsi in una società molto rigida, che pretende molto, a partire dal lavoro, e passando per la scuola, dove i giovani studiano, così come in Corea, un maggior numero di ore, vacanze estive comprese, e dove il non ingresso in un determinato istituto, scelto in buona parte dalla famiglia, viene visto come un fallimento che pregiudicherà il futuro del ragazzo, non solo a livello scolastico, ma per tutta la sua vita.

Stesso discorso per l’ambito lavorativo, forse qui è anche più difficile situazione. Basti pensare che quando si sbaglia sul lavoro, e si ricoprono poi cariche di una certa levatura, si è costretti a fare pubblica ammenda. Non sono poi mancati i casi di seppuku, il suicidio rituale, uno dei più famosi è quello dello scrittore Yukio Mishima, come atto di protesta politica. 

Il Giappone è un paese complesso, in cui la maggior parte delle volte ci si approccia in maniera troppo semplicistica, senza avere coscienza delle diverse sfumature che lo caratterizzano.