Farmaco "brucia grassi" è letale. Australia lancia l'allarme

Su internet sta circolando una sorta di farmaco ultilizzato per le diete, soprattutto dei bodybuilder, ma che è potenzialmente mortale.

L’Australia avverte che in commercio, soprattutto su internet, esistono dei prodotti che promettono perdite di peso miracolose ma che in realtà sono molto pericolosi per la salute.

Il farmaco in questione contiene la sostanza chimica DNP (2,4-dinitrofenolo), molto tossica per l’uomo tanto che, anche in piccole quantità, può causare la morte.

Il rischio di una dieta mortale

Le autorità sanitarie australiane stanno mettendo in guardia la popolazione affinché non assumano un farmaco indicato come “dimagrante” ma potenzialmente mortale. Tale prodotto contiene infatti il DNP, noto anche come 2,4-dinitrofenolo, ovvero un nitrocomposto derivato del fenolo molto tossico per l’uomo, con effetti anche carcinogenici e mutagenici.

I prodotti che contengono questa sostanza chimica sono noti come “tritatutto” (shredder) e sono commercializzati nelle comunità di fitness o nel mondo del culturismo, perché aiuterebbero a perdere peso. In realtà, diverse persone sono morte a causa dell’assunzione di DNP. Il NSW Health ha lanciato l’allarme perché, dopo quelli avvenuti all’estero, si sono registrati dei decessi anche in Australia.

Il dott. Kylie McArdle del NSW Poisons Information Centre spiega infatti: “Vi è la leggenda che, se usato in piccole quantità, gli assuntori non subiranno danni ma in realtà il DNP è una sostanza estremamente tossica”.

Il 2,4-dinitrofenolo viene venduto di norma in flaconcini che contengono capsule gialle. La sostanza, infatti, si presenta come un solido di colore giallo chiaro, inodore. McArdle in una nota stampa precisa: “Purtroppo non esiste un antidoto all’avvelenamento, e anche le nostre migliori cure mediche sono inefficaci”.

I sintomi del DNP

Il DNP infatti è nato per essere usato come erbicida o come un conservante del legno. Inoltre, il 2,4-dinitrofenolo viene anche utilizzato per fabbricare coloranti ed esplosivi.

Dovrebbe quindi apparire ovvio come non sia davvero adatto al consumo umano. Eppure, negli anni ’30 fu usato come un prodotto per perdere peso e per il trattamento dell’obesità. Negli Stati Uniti la vendita per uso terapeutico fu interrotta otto anni dopo, quando divennero ormai chiari a tutti i devastanti effetti avversi tra cui la cataratta, l’insufficienza renale e anche morte, dovuta ad una febbre sempre più alta.

Questa sostanza chimica impedisce infatti al corpo di immagazzinare energia come il grasso. L’energia quindi viene rilasciata sotto forma di calore. Il calore a sua volta aumenta la temperatura corporea e di conseguenza può arrivare a danneggiare le cellule di organi come muscoli, reni e cervello. Tra gli altri sintomi del DNP ci sono il forte affaticamento, la sete continua, l’eccessiva sudorazione, la nausea, il vomito, il dolore addominale, la diarrea, l’irrequietezza, la tachicardia, l’aumento della respirazione o, al contrario, difficoltà di respirazione, cianosi, crampi muscolari, danni ai reni e al fegato.

Il Therapeutic Goods Administration australiano lo classifica talmente pericoloso per la salute da “giustificarne il divieto di vendita, di fornitura e uso”. Eppure, i flaconcini di 2,4-dinitrofenolo si trovano ancora in commercio, soprattutto su internet dove lo spaccio di tali sostanze appare sempre più fuori controllo. Uno studio ha infatti evidenziato che decidere di assumente il DNP equivale difatti a giocare alla roulette russa.