In un’intervista sul numero che uscirà a dicembre della rivista “In style”, ha affermato “Ero quasi piegato in due quando James ha mosso i primi passi”.
La sindrome di Angelman comporta convulsioni, movimenti vivaci, problemi del sonno e sviluppo delle disabilità. Le convulsioni possono essere trattate, ma non c’è una cura specifica.
Per i primi anni di vita, Farrell e la moglie Bordeneve, hanno affrontato il tutto privatamente.
“E’ stato alle Olimpiadi di Shanghai 2007 che ho sentito l’esigenza di parlare pubblicamente, con il consenso della madre del piccolo, della nostra storia e dell’orgoglio di avere un figlio come il nostro.
Ha arricchito la nostra vita, ma non voglio sminuire tute le prove che abbiamo affrontato, la paura, la costernazione, la frustrazione e il dolore.”
Farrell lavora con la fondazione FAST per offrire prevenzione a questa sindrome e essere vicino alle famiglie.
“Quando sei genitore di un bambino che ha determinati bisogni e cure da affrontare, è importante capire di non essere soli ad affrontare tutto ciò”.
Nel numero di dicembre di “In style”, Emma Stone, Ben Affleck, Josh Brolin, Leighton Meester parlano delle cause che gli stanno più a cuore.