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Femminicidio Giulia Cecchettin: Filippo Turetta rinuncia all’Appello, pubblicata la sua lettera

Filippo Turetta lettera

Filippo Turetta rinuncia all’Appello: la lettera manoscritta in cui esprime il suo pentimento, riportata da Il Gazzettino.

La tragica vicenda, culminata con il femminicidio di Giulia Cecchettin nel novembre 2023, ha messo in luce non solo la brutalità del gesto, ma anche le complesse dinamiche psicologiche e legali che accompagnano questi delitti. Ora, a distanza di mesi dalla condanna all’ergastolo, emerge un nuovo capitolo: Filippo Turetta ha deciso di rinunciare al ricorso in Appello, esprimendo in una lettera pentimento e consapevolezza del dolore causato.

La sua scelta riapre interrogativi sulla giustizia, sulla presa di responsabilità e sul percorso processuale che porta a una condanna definitiva.

Filippo Turetta rinuncia all’Appello per il femminicidio di Giulia Cecchettin

Il rifiuto di Turetta di impugnare l’ergastolo arriva pochi giorni dopo la condanna pronunciata dalla Corte d’Assise di Venezia. L’inizio del processo di secondo grado era previsto per il 14 novembre, ma il giovane ha deciso di non partecipare all’Appello, ribadendo il suo sincero pentimento e sottolineando di non cercare riduzioni di pena.

Gli avvocati avevano contestato la premeditazione, sostenendo che il delitto fosse stato commesso d’impeto; i giudici, invece, hanno confermato che l’omicidio è stato pianificato, anche sulla base di una lista scritta da Turetta con le “cose da fare” prima del delitto.

L’accusa intende far riconoscere le aggravanti escluse in primo grado, sostenendo che i 20 minuti di agonia subiti da Giulia, legata e imbavagliata, dimostrino la crudeltà del gesto.

Femminicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta rinuncia all’Appello: resa pubblica la sua lettera

La decisione di Filippo Turetta di rinunciare all’Appello è stata comunicata attraverso una lettera manoscritta su un foglio A4, protocollata il 10 ottobre presso il carcere di Montorio. Nel testo, pubblicato da Il Gazzettino, il 23enne spiega il percorso che lo ha portato a questa scelta:

“Fin dall’inizio del mio percorso giudiziario ho preso tutte le scelte possibili, affinché questo potesse portare più rapidamente possibile e in modo trasparente e sincero alla sentenza, qualsiasi essa fosse”.

Turetta aggiunge di sentirsi spinto dai “forti sensi di colpa” e di voler assumersi “la piena responsabilità per quello che ho fatto di cui mi pento ogni giorno”. Nella lettera, il giovane dichiara inoltre di essere “tristemente consapevole che comunque purtroppo in nessun modo essa possa pienamente rimediare ed eliminare il profondo dolore e sofferenza che ho causato con le mie gravissime azioni a Giulia e a tutti i suoi familiari e parenti, impedendole di vivere una piena e meravigliosa esistenza” e conclude affermando:

Sinceramente dal profondo del cuore, pensando a lei e a tutto questo, ho preso la scelta di rifiutare di affrontare i successivi gradi di giudizio e accettare la pena che ho ricevuto in primo grado”.

 

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