Fiducia, chi sono le donne citate da Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera

Nel suo discorso alla Camera, Giorgia Meloni ha citato alcune donne importanti, parlando del suo ruolo di prima premier donna.

Giorgia Meloni, durante il suo discorso alla Camera per la fiducia al suo governo, ha parlato del suo ruolo di prima premier donna in Italia.

Ha citato anche delle donne molto importanti nella storia.

Fiducia, le donne citate da Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera

Giorgia Meloni, nel suo discorso per chiedere la fiducia alla Camera, ha dichiarato che con una donna premier si va a rompere un pesante tetto di cristallo e questo è stato reso possibile da tutte le donne che hanno composto la scala per raggiungerlo. “Ringrazio le donne che hanno osato, per impeto, per ragione per amore, come Cristina, Rosalie dei Mille, come Alfonsina contro il pregiudizio, come Maria o Grazia che con il loro esempio spalancarono i cancelli dell’istruzione alle bambine di tutto il Paese.

E poi Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria, Maria Grazia, Fabiola, Marta, Elisabetta, Samantha e Chiara. Grazie! Grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane, come spero di riuscire a fare anche io” ha dichiarato la premier.

Chi sono le donne citate da Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ha scelto un lungo elenco di donne importanti da ringraziare e omaggiare. Tra queste Rosalie Montmasson (1823-1904), che sbarcò in Sicilia con Giuseppe Garibaldi e i Mille, eroina cancellata dai libri di testo e Caterina Trivulzio di Belgiojoso (1808-1871), nobildonna, patriota, giornalista e scrittrice che partecipò al Risorgimento e organizzo salotti e barricate.

Ha citato anche Alfonsina Strada (1891-1959), prima ciclista donna a competere in gare maschili, Maria Montessori (1870-1952), educatrice, pedagogista, filosofa, tra le prime donne italiane a laurearsi in Medicina, che ha realizzato il suo metodo educativo, Grazia Deledda (1871-1936), prima italiana a vincere il Premio Nobel per la Letteratura 1926, Tina Anselmi (1927-2016) partigiana e insegnante, prima donna a diventare ministra della Repubblica, e Nilde Iotti (1920-1999), prima donna a ricoprire la terza carica dello Stato, la presidenza della Camera.

La premier ha voluto ringraziare anche le giornaliste che hanno perso la vita lavorando, come Ilaria Alpi (1961-1994), assassinata a Mogadiscio, e Maria Grazia Cutuli (1962-2001), uccisa mentre era in Afghanistan, ma anche Oriana Fallaci (1929-2006), che ha scritto fino all’ultimo e ha partecipato alla Resistenza, diventando la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata.

La presidente del Consiglio ha citato anche donne di scienza, come Rita Levi Montalcini (1909-2012) neurologa e accademica, che ha scoperto il fattore di accrescimento della fibra nervosa per cui ha vinto il Nobel per la Medicina nel 1986, Fabiola Giannotti, di 61 anni, direttrice generale del CERN al secondo mandato e Samantha Cristoforetti, 45 anni, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale.

Poi ha citato Marta Cartabia, prima donna presidente della Corte Costituzionale, ed Elisabetta Casellati, priam donna ha ricoprire la seconda carica dello Stato, presidente del Senato. Infine, ha citato Chiara Corbella Petrillo (1984-2012) giovane romana morta a 28 anni perché scelse di non farsi curare da un cancro per proteggere il bambino che portava in grembo, dopo che i primi due figli erano morti alla nascita per gravi malformazioni.