Reggio Calabria, 14 feb.
(Adnkronos) – "Io non sono uno che manda messaggi". Così il boss mafioso Giuseppe Graviano proseguendo la sua deposizione al processo sulla 'ndrangheta stragista a Reggio Calabria. E quando il Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo gli fa notare: "Ma come, stamattina ha detto che nel 2016 voleva mandare un messaggio a Berlusconi?", il capomafia di Brancaccio replica: "Ma per i soldi, mica per altro. Per riscattare gli impegni con mio nonno…". E ribadisce: "io non mando nessun messaggio a nessuno".