Roma, 5 apr.
(Adnkronos) – Braccio di ferro tra il M5S e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sul dl liquidità. Una contesa che sarebbe andata in scena per giorni, e che oggi, alla vigilia del Cdm che varerà il decreto destinato a dare ossigeno alle Pmi in affanno, si chiude con una tregua.
Sace, la controllata della Cdp nata per assicurare crediti, resta in Cassa depositi e prestiti, non passerà sotto il controllo diretto del Mef, come avrebbe voluto il responsabile di viale XX Settembre.
Però sarà Sace a gestire le garanzie statali sui prestiti per le grandi imprese, come chiesto da Gualtieri. Resta in ballo invece il coordinamento e indirizzo di Sace, che il Tesoro vorrebbe avocare a sé. Su questo, a quanto si apprende, le prossime ore saranno determinanti.
Sace si occuperà della garanzia per medie e grandi imprese. Secondo quanto si apprende la società controllata da Cassa Depositi e Prestiti, resterà sotto Cdp ma con un perimetro operativo più allargato.
Lo schema è quello del Fondo centrale di garanzia gestito da Mcc per le Pmi. Sace farà lo stesso per medie e grandi con garanzie fino al 90%.