Roma, 16 lug.
(Adnkronos) – Il calo dell’occupazione nel 2020 dovrebbe attestarsi intorno al 3,5% nel Centro-Nord (circa 600mila occupati) ed intorno al 6% nel Mezzogiorno (circa 380mila occupati). E' quanto stima la Svimez in un rapporto nel quale evidenzia come per il Mezzogiorno si tratti di un impatto che per intensità è paragonabile a quello subito nel quinquennio 2009-2013. La ripresa dell’occupazione nel 2021 si attesterebbe al +2,2% a livello nazionale per effetto di una crescita dell’1,3% nel Mezzogiorno e del 2,5% nel Centro-Nord.
Per effetto di tali andamenti l’occupazione meridionale, si sottolinea, scenderebbe intorno ai 5,8 milioni, su livelli inferiori a quelli raggiunti nel 2014 al culmine della doppia fase recessiva. Il tasso di occupazione scenderebbe di circa 2 punti percentuali e mezzo al 42,2% per risalire di un punto nel 2021.