Migranti, padre Zanotelli: "Digiuno per norme più umane"

Roma, 10 ott.(Adnkronos) - Padre Alex Zanotelli a nome del 'Digiuno di giustizia in solidarietà coi migranti' fa sapere che continua la protesta davanti ai palazzi del potere per politiche migratorie "più umane". Il prossimo appuntamento è per il 14 ottobre d...

Roma, 10 ott.(Adnkronos) – Padre Alex Zanotelli a nome del 'Digiuno di giustizia in solidarietà coi migranti' fa sapere che continua la protesta davanti ai palazzi del potere per politiche migratorie "più umane".

Il prossimo appuntamento è per il 14 ottobre davanti a Montecitorio.

"E’ da due anni – ricorda all’Adnkronos il missionario comboniano – che noi digiuniamo una volta al mese davanti al Parlamento contro le politiche migratorie, prima del governo gialloverde (M5S e Lega) e poi del governo giallorosso (M5S e Pd). Accogliamo con gioia la decisione di abrogare le prescrizioni più odiose dei Decreti Sicurezza e di ritornare a norme più umane di accoglienza dei migranti (protezione umanitaria definita "speciale"; assistenza sociale, sanitaria, psicologica).

Ma riteniamo grave che si continuino a criminalizzare le navi salvavita con la possibilità di multe (dai 10mila ai 50mila euro) a chi salva vite umane nel Mediterraneo. E' assurdo!".

Il digiuno, spiega padre Alex Zanotelli, "non solo contro l’abrogazione dei Decreti Sicurezza, ma anche contro le politiche migratorie dell’attuale governo.Non possiamo infatti accettare la chiusura dei nostri porti ne’ tantomeno il blocco nei porti delle navi salvavita per futili motivi, mentre i naufraghi muoiono in mare! Per questa ragione dal 14 al 25 settembre scorso sono morti nel Mediterraneo duecento persone!".

C’è una lunga lista di situazioni inaccettabili: "Non possiamo accettare che il governo giallorosso abbia rinnovato il Memorandum Italia-Libia né che continui a finanziare la Guardia Costiera libica responsabile di enormi crimini. Non possiamo accettare i continui respingimenti (li chiamano ‘riammissioni'!) dei profughi che arrivano sul nostro confine orientale sulla "rotta balcanica". Non possiamo accettare che l'Europa, usando il nostro governo, 'esternalizzi’ le sue frontiere in Africa per bloccare la ‘rotta africana’".

Appuntamento in piazza Montecitorio il 14 ottobre, dalle 15 "in solidarietà con i migranti".