Libia: la gioia delle mamme e mogli dei pescatori, 'E' finito un incubo, ora è Natale'/Adnkronos (2)

(Trapani) - Accanto a lei ci sono altre mamme coraggio. Sono soprattutto donne nell'aula consiliare, trasformata nel pomeriggio in uno studio televisivo con i continui collegamenti con i tg e le trasmissioni e i talk. "E' finito un incubo, finalmente. Ho tremato per la gioia. Non ries...

(Trapani) – Accanto a lei ci sono altre mamme coraggio.

Sono soprattutto donne nell'aula consiliare, trasformata nel pomeriggio in uno studio televisivo con i continui collegamenti con i tg e le trasmissioni e i talk. "E' finito un incubo, finalmente. Ho tremato per la gioia. Non riesco ancora a crederci. Sono troppo emozionata, Tra pochi giorni potrò riabbracciare mio figlio", dice Nuccia Giordano, madre di Giacomo Giacalone, 32 anni, il comandante di uno dei pescherecci che il giorno del sequestro sono riusciti a tornare indietro.

La donna fa fatica a parlare: "In questi giorni sono stata particolarmente triste perché si avvicinavano le feste natalizie – dice – invece poi è arrivata la bella notizia. Ci ho parlato per qualche minuto. Era molto allegro, finalmente potrà riabbracciare il suo bambino e la moglie. Che felicità". Nuccia Giordano non nasconde che per i tre mesi di sequestro è stata "particolarmente preoccupata". "Per fortuna questa mattina è arrivata la bella notizia", dice ancora.

Accanto a lei c'è la nuora, Marika Calandrino. Occhi azzurri grandi, che all'improvviso si riempiono di lacrime. Ma questa volta sono lacrime di gioia. Lei è la moglie più giovane. Ha appena 26 anni e una figlia di un anno, la piccola Gaia. "Quando ho sentito Giacomo al telefono sono esplosa in un pianto dirotto, ci siamo messi a piangere entrambi come i bambini. E' stata una esplosione di emozioni", racconta emozionata.

"La forza me l'ha data la mia bimba Gaia di un anno – dice all'Adnkronos – Sono stati tre mesi difficilissimi ma ce l'abbiamo fatta". Racconta anche che il marito "non sta bene" perché è "dimagrito più di dieci kg in tre mesi", dice Marika. "L'ho visto davvero sciupato – spiega – non so cosa sia accaduto in quei tre mesi, cosa gli hanno fatto. Ma so che non sta bene".

"Io la forza l'ho trovata solo grazie alla mia piccola Gaia, vedevo nei suoi occhi gli occhi di Giacomo – dice – non so se ce l'avrei fatta senza di lei".

E ricorda la telefonata avvenuta lo scorso mese con il marito. "Mi disse – racconta – non ce la faccio più, la situazione deve evolversi". E oggi si è evoluta.