Atletica: Jacobs, 'la condizione è buona e mi gioco le mie carte'

Torun, 4 mar. - (Adnkronos) - "La condizione è buona, ho fatto un’ottima serie di gare e adesso mi gioco le mie carte. Qui si rimette tutto in discussione, mi aspettano tre turni con orari distanziati e quindi con tre riscaldamenti diversi. È una situazione più compli...

Torun, 4 mar.

– (Adnkronos) – "La condizione è buona, ho fatto un’ottima serie di gare e adesso mi gioco le mie carte. Qui si rimette tutto in discussione, mi aspettano tre turni con orari distanziati e quindi con tre riscaldamenti diversi. È una situazione più complicata da gestire, ma è così per tutti e si riparte da zero". Lo dice Marcel Jacobs alla vigilia degli Europei indoor di Torun.

"Questo 2021 è iniziato bene, e pensare che fino al 15 gennaio c’era l’idea di non fare la stagione indoor e passare direttamente alle outdoor -aggiunge il velocista delle Fiamme Oro-.

Ma avendo cambiato molto tecnicamente abbiamo deciso di gareggiare, per capire se la nuova partenza fosse giusta per me. E così è stato. Ora la sento mia. Prima cercavo ‘ampiezze’ nei primi appoggi e perdevo velocità tra i 15 e i 20 metri per trovare l’assetto giusto. Oltre il lato tecnico, però, la novità è soprattutto l’aver costruito uno staff che lavora intorno a me, tra nutrizionista, fisioterapista e mental coach”.

Sull’aspetto mentale Jacobs si è concentrato in maniera particolare negli ultimi mesi: “Fino allo scorso anno quando facevo un buon risultato pensavo fosse questione di fortuna, di vento a favore, di avversari non abbastanza forti – rivela l’atleta allenato dall’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi -.

Adesso invece sono pienamente consapevole delle mie potenzialità. Quando capisci che i risultati dipendono soltanto dal tuo lavoro, dal tuo impegno, dalla somma delle delusioni e delle sconfitte, allora puoi passare allo step successivo. Questo clic è scattato lavorando con una mental coach, che mi ha aiutato nell’imparare a gestire le situazioni, a godermi ogni piccolo tassello senza considerare quello che gli altri si aspettano da me. Nel 2017 sono arrivato agli Europei indoor di Belgrado da favorito nel lungo e non sono nemmeno entrato in finale: mi sentivo di dover sempre dimostrare qualcosa agli altri.

Ora voglio fare le cose per me”.