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Auto: dopo calo in lockdown +30% furti in 2° semestre 2020, nel mirino suv

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Roma, 9 mar. (Labitalia) - Dopo il significativo calo vissuto durante i mesi di lockdown, nel secondo semestre del 2020 i furti d’auto hanno registrato una nuova impennata (+30% rispetto al primo semestre). Il business criminale, dal mese di giugno in poi, ha gradualmente ripreso a correre, co...

Roma, 9 mar. (Labitalia) – Dopo il significativo calo vissuto durante i mesi di lockdown, nel secondo semestre del 2020 i furti d’auto hanno registrato una nuova impennata (+30% rispetto al primo semestre). Il business criminale, dal mese di giugno in poi, ha gradualmente ripreso a correre, con una decisa accelerata nei mesi estivi. Nel mirino dei ladri in particolare gli sport utility vehicle che negli ultimi 6 mesi dell’anno hanno raggiunto la quota record del 41% sul totale veicoli sottratti. Allerta in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia.

Sono questi i principali trend che emergono dall’analisi 'Stolen vehicle recovery 2020' di LoJack, la società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati. Il 2020 è stato un anno straordinario anche per i furti d’auto. Il primo semestre ha risentito decisamente dei mesi di lockdown che hanno provocato gioco forza un crollo di queste attività criminali (a marzo -56% contro marzo 2019, ad aprile -87% e a maggio -39%), complice la minore circolazione di veicoli e gli stringenti controlli da parte di Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale. Condizioni che hanno obbligato le organizzazioni criminali a rivedere i propri affari in questo ambito, pur senza mai fermarsi.

Da giugno, però, come testimoniano i dati dell’osservatorio LoJack, che fa affidamento sui quasi 500.000 dispositivi installati a bordo di vetture e moto in circolazione sulle nostre strade, i ladri d’auto hanno gradualmente riconquistato il terreno perduto, tornando sui livelli, e in alcuni casi anche superando gli anni precedenti e chiudendo il 2020 con un calo complessivo del 23%. A guidare questa la riscossa nel secondo semestre dell’anno, sono stati in particolar modo i furti di suv. Un trend già rilevato negli anni passati, ma che da giugno scorso si è palesato con maggiore evidenza e che ha portato questi veicoli a raggiungere la quota record del 41% sul totale furti. Nel 2019 questa percentuale aveva raggiunto il 33%.

La pandemia ha prodotto un’ulteriore polarizzazione intorno alle aree da sempre più a rischio furto: la Campania è stata teatro del 37% degli episodi criminali, il Lazio del 24%, la Puglia del 18% e la Lombardia del 10%. Lo scorso anno 9 furti di auto su 10 sono avvenuti in queste quattro Regioni.

"Dall’analisi dei dati del nostro osservatorio – ha commentato Massimo Braga, vicedirettore generale di LoJack Italia – emerge con chiarezza come la pandemia non abbia fermato il business criminale dei furti d’auto che, dopo un passaggio a vuoto nei mesi in cui tutto il Paese si è dovuto fermare, ha ripreso velocità".

"Dalla fine del lockdown – ha sottolineato – sono emerse due indicazioni che sembrano segnare una nuova svolta nell’attività delle organizzazioni criminali: la polarizzazione geografica del fenomeno su alcune aree del nostro Paese e il focus sulla categoria suv, sempre più spesso sottratti anche attraverso nuovi dispositivi hi-tech che non lasciano tracce sul veicolo e consentono in pochi secondi di dileguarsi indisturbati a bordo dello stesso".