Floriana Floris creò alcuni video di denuncia prima di essere uccisa

Floriana Floris in un video di denuncia: "Faccio questo perché se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto".

Floriana Floris (49 anni al momento della morte), la donna uccisa a Incisa Scapaccino (Asti) lo scorso 6 giugno da Paolo Riccone (compagno della vittima e reo confesso) aveva raccontato in sette video fatti col cellulare i maltrattamenti che era costretta a subire: “Faccio questo perché se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto.

Questo non è amore. Non voglio morire. Voglio vivere perché ho una figlia”.

Floriana Floris: le grida prima della morte

Nell’ultimo video la povera Floriana gridava disperatamente aiuto, mentre Paolo le diceva: “Ammazziamoci insieme”. In seguito, l’aggressione. Come informa Repubblica Torino, dei filmati in questione, a parlarne è stato il dottor Raffaele Pugliese, psichiatra e consulente della pm Eleonora Guerra, lo scorso 26 febbraio, nel corso della prima udienza del processo dinanzi alla Corte d’Assise di Alessandria.

Floriana nei video: “Questo non è amore”

In uno dei filmati di Floriana, si sente Riccone affermare: “Ti amo”. La vittima risponde: “Questo non è amore”. La 49enne aggiunge: “Se mi tratti così io voglio andarmene. Domani vado dai carabinieri a denunciarti e poi vado dagli assistenti sociali: che mi trovino un’altra casa, prima che io torni a lavorare”.

Aveva perso il lavoro

Floriana, originaria di Milano, era rimasta disoccupata durante la pandemia da Covid-19.

Viveva in Piemonte, presso l’abitazione del padre di Paolo Riccone, dal 2021. Nell’ultimo video si sente Floriana dire ad alta voce: “Io mi chiudo in bagno, Dio, aiuto! Dio, aiutami, aiutami Dio”.