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Flussi migratori: Meloni ammette la propria insoddisfazione

Meloni governo senza rimpasti

Durante una conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ammesso il fallimento nella gestione dei flussi migratori

Pur riconoscendo alcuni progressi nell’ultimo anno, Meloni ha dichiarato che i dati sugli arrivi di migranti in Italia non sono soddisfacenti.

L’ammissione di Meloni sulla gestione dei flussi migratori

Durante la conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riconosciuto il mancato successo nella gestione dei flussi migratori fino ad ora. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di affrontare strutturalmente il problema attraverso un coinvolgimento internazionale significativo e ha parlato del piano Mattei come possibile soluzione. La premier e leader di Fdi ha ribadito il suo impegno a lavorare in Africa per fermare le partenze e stabilire degli hotspot al fine di determinare chi abbia diritto ad arrivare in Europa. Ha anche sottolineato l’importanza di dare segnali sulla migrazione legale per contrastare l’immigrazione irregolare.

Le sfide e i progressi nella lotta all’immigrazione irregolare

Le sfide legate alla lotta all’immigrazione irregolare rappresentano un compito impegnativo per il governo di Giorgia Meloni. Tuttavia, nonostante le difficoltà iniziali, sono stati fatti importanti progressi in questa direzione. La presidente del Consiglio ha sottolineato che l’approccio serio dell’Italia alla questione migratoria ha portato ad un cambiamento significativo nel dibattito europeo. Ora, la discussione si concentra sempre più su politiche efficaci da attuare in Africa per prevenire le partenze e combattere il traffico di esseri umani. Inoltre, il governo sta lavorando per rafforzare le strutture coinvolte nella gestione dei flussi migratori e sta valutando possibili soluzioni per snellire le procedure burocratiche. Nonostante ciò, resta ancora molto da fare per affrontare in modo strutturale e risolutivo la sfida dell’immigrazione irregolare.