Francia: bocciata in parte la legge sull'immigrazione

Arrivata una parziale bocciatura per la legge sull'immigrazione in Francia, articoli definiti contrari alla Costituzione

In Francia, dopo la promulgazione della legge sull’immigrazione presentata da Macron, arriva una parziale bocciatura.

La Francia e la legge sull’immigrazione

È arrivata una parziale bocciatura da parte del Consiglio costituzionale francese, in merito al disegno di legge sull’immigrazione.

Tale proposta era stata presentata dopo un difficile passaggio parlamentare dall’Assemblea nazionale lo scorso dicembre.

Macron, la legge sull’immigrazione in Francia

La Corte costituzionale francese ha ritenuto 32 articoli, un terzo di quelli presentati, incostituzionali.

«Sono state eliminate dalla legge gli articoli che rendono più difficile l’accesso alla sanità e alle prestazioni sociali per gli stranieri extracomunitari, quelli che istituiscono le controverse “quote” di immigrati per ogni anno da decidere in Parlamento, quelle che inaspriscono i criteri per il ricongiungimento familiare e quella che istituiva l’obbligatorietà di una “cauzione” che tutti gli studenti stranieri avrebbero dovuto versare e che sarebbe poi stata trattenuta nel caso di loro rifiuto di rientrare in patria a studi conclusi».

La legge sull’immigrazione in Francia e la notizia della parziale bocciatura

Il ministro dell’interno Gérald Darmanin si è espresso in merito alla vicenda e al risultato raggiunto:

«Una censura che la maggioranza si attendeva e in molti casi si augurava, dal momento che era ben cosciente che si trattava di emendamenti manifestamente e chiaramente contrari alla Costituzione».

Differente la posizione, invece, di Jordan Bardella, Presidente del Rassemblement National:

«Il Consiglio costituzionale censura le misure di fermezza maggiormente condivise dai francesi: la legge immigrazione è nata morta. L’unica soluzione è il referendum sull’immigrazione».