Milano, 4 set. (askanews) – “Io ho iniziato a 16 anni e avevo fatto solo la carta stampata al Secolo XIX, La Nazione, al Resto del Carlinio, il Giorno… e trovare una persona come Fede, come padre putativo della professione di giornalista è stata per me come toccare il cielo, è come se giochi in serie B e ti ritrovi a giocare in serie A, in Coppa dei campioni, quindi per me era un sogno e il sogno ancora adesso dura e quando lui è volato in cielo ho avuto un solo rimorso di non essere andato a trovarlo.
Sapevo che stava male ma non riuscivo a fare questo passo… Però oggi non potevo mancare…”.
Così Paolo Brosio, arrivando ai funerali di Emilio Fede, che si sono svolti nella parrocchia di Dio Padre, a Milano 2, Segrate, alle porte di Milano, dove il giornalista televisivo, morto a 94 anni, viveva.