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Furto al lido Aquarius: un attacco ai valori di giustizia e inclusione

Immagine del Lido Aquarius dopo il furto

Un gesto vile contro un simbolo di legalità e impegno sociale nella Locride

Il furto al lido Aquarius

La scorsa notte, un episodio inquietante ha scosso la comunità di Marina di Gioiosa Jonica. Persone non identificate hanno forzato il cancello d’ingresso dell’ex “Lido Aquarius”, un stabilimento balneare confiscato alla criminalità organizzata e attualmente gestito dall’associazione Don Milani, collegata a “Libera” di don Luigi Ciotti.

I ladri hanno asportato una decina di travi in ferro e parti di un gazebo, un atto che non solo danneggia una struttura, ma colpisce profondamente i valori di giustizia e inclusione che essa rappresenta.

Le reazioni della comunità

La Caritas Diocesana di Locri ha espresso una dura condanna per l’accaduto, sottolineando che “questo gesto non colpisce solo un bene materiale, ma rappresenta un attacco ai valori di giustizia e inclusione”. La Caritas ha ribadito il suo sostegno all’associazione Don Milani e a tutti coloro che si impegnano per restituire dignità e speranza al territorio. “Costruire una Locride più giusta, solidale e libera è un impegno che ci riguarda tutti”, hanno dichiarato, invitando a non lasciarsi intimidire e a moltiplicare i gesti di responsabilità e cittadinanza attiva.

Il valore del progetto Don Milani

Il progetto Don Milani rappresenta un faro di legalità e inclusione sociale in un territorio spesso segnato da illegalità e degrado. La segretaria generale Spi Cgil dell’Area metropolitana di Reggio Calabria, Mimma Pacifici, ha condannato fermamente l’atto, definendolo “vigliacco e inaccettabile”. “Attaccare una realtà come quella del progetto Don Milani significa colpire l’intera comunità e i valori di giustizia, accoglienza e solidarietà che essa rappresenta”, ha affermato. Anche il Consorzio Macramè, di cui fa parte l’Associazione Don Milani, ha denunciato l’accaduto come un atto vile contro chi lavora per costruire alternative concrete alla cultura dell’illegalità.

Questo furto non è solo un danno materiale, ma un attacco diretto a un progetto che cerca di costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. La comunità è chiamata a unirsi in un fronte comune per difendere i valori di legalità e giustizia, affinché simili episodi non possano mai più ripetersi.