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Un’iniziativa decisiva per il cessate il fuoco a Gaza. Giorgia Meloni si presenta al G7 in Canada con un obiettivo chiaro: coinvolgere gli altri leader su questa priorità. In un vertice già caratterizzato dalla tensione tra Iran e Israele, e dalle manovre di Donald Trump per riabilitare Vladimir Putin, la situazione si fa incandescente.
Dinamicità tra i leader europei
I capi di Stato e di governo europei si trovano a dover affrontare due dinamiche contrapposte. Un incontro informale al bar del resort di Kananaskis, la sera prima dell’inizio ufficiale, mette in luce i tentativi di costruire un fronte unico. Meloni è convinta che una soluzione per il Medio Oriente possa passare attraverso “l’allentamento della pressione” sulla Striscia di Gaza. Durante una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha già anticipato le sue intenzioni prima di partire per il Canada.
Il ruolo di Trump e le tensioni con Putin
Il confronto con Trump, previsto per domani, si configura come un momento cruciale. L’Italia, come gli altri Stati al tavolo, è rimasta sorpresa dall’idea di Trump che Putin possa fungere da mediatore tra Israele e Iran. Meloni, nel tentativo di raccogliere consenso per la sua proposta su Gaza, si prepara ad affrontare un terreno minato.
Incontri e colloqui a Kananaskis
In tailleur celeste, la premier italiana occupa la sua poltrona tra il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e Emmanuel Macron. Le telecamere immortalano momenti di interazione, come quando Macron si avvicina a Meloni per una conversazione intensa. Gli scambi di battute rivelano stupore e reazioni vive da parte di Meloni, segno di un clima teso e di discussioni fondamentali.
Le interazioni con i leader europei
Tra le varie conversazioni, Meloni ha avuto un lungo colloquio con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “Netanyahu ha promesso di aumentare gli aiuti a Gaza”, ha dichiarato Meloni dopo il colloquio con il premier israeliano. Inoltre, ha partecipato a una riunione di coordinamento con i leader di Francia e Germania, affrontando temi cruciali come i negoziati con gli Stati Uniti sui dazi e la crisi tra Israele e Iran.
Strategie e obiettivi
Il piano di Meloni è chiaro: trovare una posizione coordinata con i partner europei sulla crisi, per poi cercare un coordinamento più ampio con l’Amministrazione americana. Tuttavia, mentre la prima strada sembra più accessibile, il dialogo con Trump appare in salita. Finora, il presidente americano non ha mostrato apertura verso un appello alla de-escalation tra Teheran e Tel Aviv.
Ombre e opportunità
Fonti diplomatiche al vertice rivelano che la proposta di Meloni su Gaza sta riscontrando aperture dai partner. La premier è ottimista: le condizioni per un cessate il fuoco sembrano avvicinarsi. Ma l’epilogo di questa strategia, così come dell’intera agenda del G7, rimane incerto. Meloni sa che è fondamentale spingere per iniziative politiche e diplomatiche che possano portare a una soluzione.