Il delitto di Garlasco continua ad essere avvolto da un alone di mistero, a quasi vent’anni dal delitto di Chiara Poggi. Nuovi audio e documenti inediti hanno riacceso l’attenzione su Andrea Sempio e sulla sua famiglia, portando alla luce presunti intrecci tra denaro e indagini giudiziarie. Dall’intercettazione del padre dell’indagato, ascoltata a Mattino Cinque, e audizioni di esperti, emerge un quadro complesso di sospetti, strategie difensive e verifiche scientifiche che potrebbero offrire nuove chiavi di lettura sul delitto che ha segnato la cronaca italiana.
Delitto di Garlasco, strategie difensive e perizie nell’incidente probatorio
Nelle scorse ore, Andrea Sempio, 37 anni, si è recato a Roma con il suo team difensivo per nuovi accertamenti sull’incidente probatorio e definire strategie legate alle prove scientifiche. Tra i presenti vi erano Armando Palmegiani, ex commissario della Polizia Scientifica, e la genetista Marina Baldi, recentemente nominata dal collegio difensivo. Uno dei nodi principali riguarda la perizia sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, che secondo alcune consulenze potrebbe essere riconducibile a Sempio.
Il lavoro del team difensivo mira a confrontare i dati scientifici con quelli legali, in attesa dei risultati, previsti per dicembre. L’emergere di nuovi documenti e intercettazioni, come quella diffusa da Mattino Cinque, alimenta l’attenzione mediatica e giuridica sul caso, confermando come elementi inediti possano essere valutati nell’ambito delle indagini in corso.
Garlasco, colpo di scena: emerge un’intercettazione inedita del padre di Sempio
Un audio del 10 febbraio 2017, trasmesso recentemente da Mattino Cinque, riporta Giuseppe Sempio, padre di Andrea, parlare di una presunta transazione di denaro legata a procedimenti giudiziari.
“Eh allora dammi retta… Ho bisogno di aiuto. Non ce la facciamo più”. Poco dopo accenna a un assegno da 7mila euro come possibile soluzione, pronunciando parole che hanno suscitato immediato interesse: “Allora stammi a sentire. Io ti faccio un assegno da 7mila euro. Tu vai a ritirarlo, così vai là subito. Santa Rita, non ce la facciamo più”.
Le procure di Pavia e Brescia stanno indagando su presunti flussi di denaro provenienti da conti di familiari dei Sempio. Secondo gli accertamenti, i passaggi di denaro avrebbero avuto come intermediari gli avvocati della famiglia. L’avvocato Liborio Cataliotti ha sottolineato a Dentro La Notizia:
“Preciso, a beneficio di tutti, che Andrea Sempio non ci consta che sia coinvolto in quell’indagine. Non ho titolo per parlarne. Quello che so lo apprendo da voi della stampa. È giusto che si indaghi se un pizzino o chissà cos’altro ha ingenerato sospetti”.
Nel frattempo, come riportato nella trasmissioni, la Procura di Brescia si prepara a sentire gli avvocati che difesero Andrea Sempio nel 2017, insieme alla pm Giulia Pezzino e alla dottoressa Laura Barbaini, come persone informate sui fatti.